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Il faraone ‘Khephren’ con la Juve nel destino: Thuram, il nuovo equilibratore bianconero

Dall’academy di Clairefontaine alla Serie A con la stessa maglia di Lilian. Non è la prima volta a Torino per il classe 2001

In Francia è sempre stato considerato un “Au-dessus du lot”, che significa “di un’altra categoria”. In Italia, o meglio a Torino, è già diventato il nuovo idolo ancora prima di essere presentato ufficialmente. E il merito è tutto del cognome Thuram che evoca grandi ricordi da quelle parti. All’anagrafe Khephren, nome di prestigio e trascendentale, ma ci torneremo. Ordinato e disciplinato a centrocampo, come nella vita: caratteristiche che metterà a disposizione di Thiago Motta. Dalla rossonera Nizza alla bianconera Torino, per 20 milioni di euro (più 5 di bonus). E pensare che il piccolo Khephren si era già fatto conoscere sui campi di Vinovo.

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Khehpren, il sole che si alza

Per un cognome dal peso mediatico non indifferente, c’è un nome che lo rende altrettanto speciale. In quanti nati a Reggio Emilia (come lui) possono vantare di essere stati chiamati come un faraone? Khephren, infatti, è l’appellativo del re della quarta dinastia dell’antico impero egiziano – e figlio del re Cheope – che fece costruire la seconda piramide più grande nella piana di Giza. Suggestivo è dir poco. Classico esempio di “figlio d’arte”, dunque, come lo è stato il faraone all’epoca. Tradotto, “il sole che si alza”. Nel segno della dinastia Thuram.

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Prime volte (in Champions e a Vinovo)

Cresciuto nella città del Tricolore, è a Barcellona che si diverte sul campo di allenamento dei blaugrana con gli amici di papà. Uno di questi è Thierry Henry che qualche anno più tardi lo farà esordire in Champions League a soli 17 anni con il Monaco. Cresciuto nell’academy di Clarefontaine – come Mbappe, Matuidi e il fratello Marcus – il talento non gli manca: intelligente e versatile. E non è un caso se l’idolo è Patrick Vieira, altro amico di Lilian che ritroverà a Nizza. 
E se vi dicessimo che Khephren ha già giocato sui campi di Vinovo a Torino? Dobbiamo fare qualche passo indietro e tornare nel 2018 quando Thuram jr. giocava nell’U17 del Monaco. E come spesso accadeva all’epoca, il fratello Marcus faceva “il tifo” per lui sotto ogni post.

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Marcus-Khephren, una questione di famiglia

Se confermo il fatto che sia molto forte? Sì, è più forte di me”. Parola del fratello nerazzurro Marcus. Ruoli diversi ma stessa fame di spaccare, prima i vasi di casa (come raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com dall’agente Oscar Damiani) e ora in Serie A. Ci sono sempre stati, l’uno per l’altro come testimoniano i messaggi di supporto sui social. Avversari già in Ligue 1, ora nello stesso campionato del padre. Marcus finalizzatore, Khehpren interdittore, instancabile e mediano “box to box”.
Curiosità e attesa per il nuovo Thuram in maglia bianconera. Insomma, affari di famiglia. E la “Legacy” continua.