Boulahrouz: “Reijnders felice anche senza Champions. Koop? Deve giocare in un solo ruolo”

La nostra intervista esclusiva con Khalid Boulahrouz, ex nazionale olandese, ai microfoni di gianlucadimarzio.com
Ai microfoni di gianlucadimarzio.com abbiamo avuto in esclusiva Khalid Boulahrouz, ex difensore della nazionale olandese con un passato, tra le altre, all’Amburgo e al Chelsea. In una delle sue prime esperienze da allenatore, l’olandese ha avuto modo di lavorare all’Az Alkmaar con Tijjani Reijnders e Teun Koopmeiners, al tempo giovanissimi. “Devo dire che tutti e due avevano talento da vendere, calciatori di qualità. Giocavano in posizioni differenti. Teun Koopmeiners era più uno che controllava il gioco, un numero sei vero e proprio che giocava in una posizione più arretrata. Il suo compito era quello di dare equilibrio alla squadra. Con la sua visione di gioco vedeva il pericolo prima di eliminarlo. Tijjani Reijnders invece era un numero otto a cui piaceva attaccare. Gli piaceva avere il pallone tra i piedi, dribblare, creare palle gol e segnare. Aveva un tiro fantastico“.
Un fatto curioso è che nessuno dei due centrocampisti è cresciuto nelle scuole di Ajax, PSV Eindhoven o Feyenoord. E Boulahrouz, che in Olanda si è fatto un nome al Waalwijk prima di passare all’Amburgo, ci ha detto: “Anche i grandi club non hanno tutto questo posto per i grandi talenti. Basta pensare al sottoscritto (ride ndr). Io dico che ogni calciatore ha il proprio percorso e la propria storia. Alcuni calciatori sono precoci, altri magari hanno bisogno di tempo per alzare il livello. E questo percorso graduale lo troviamo nella carriera di Koopmeiners che dall’AZ è passato all’Atalanta dove è cresciuto prima di andare alla Juventus e guadagnarsi anche la nazionale”.
E continua: “Reijnders invece non è una sorpresa. Io che l’ho visto in allenamento posso dire che questo ragazzo è incredibile. Lui si allena con la stessa applicazione che mette in campo nelle partite e viceversa. Ha una mentalità fantastica ed è così umile. Magari anche troppo a volte. È davvero una bella persona“.
L’intervista a Boulahrouz
Ma è solo nella stagione 2022/2023, quando aveva già quasi 25 anni, che il mondo ha iniziato a conoscere l’attuale centrocampista del Milan. Boulahrouz nell’intervista ci ha spiegato: “Mai sottovalutare la fortuna nel calcio per quanto riguarda la concorrenza nel tuo ruolo. Lui era all’AZ prima di partire in prestito perché chiuso da Midtsjø. Poi tornò...”. E sul fatto che abbia rinnovato fino al 2030 nonostante il rischio di non fare la Champions League con il Milan l’anno prossimo: “Scelta intelligente, perché dovrebbe andarsene se si sente a casa nel Milan ed è apprezzato da club, allenatore e compagni di squadra? A Milano poi è un titolare inamovibile… non vedo perché debba andarsene dopo solo due anni“.
Per poi dire: “Se continua a questi livelli per un altro anno o due potrà sempre decidere di cambiare aria. Siamo sinceri, anche se in difficoltà in campionato e con il rischio di non fare la Champions, il Milan rimane un club fantastico. Fare parte di un club così storico è un sogno per ogni calciatore. Non voglio dire che non abbia il profilo giusto per la Premier League perché con la nazionale olandese nelle grandi partite ha sempre fatto la differenza. Ma se sei felice nella tua squadra e ti trovi a tuo agio in campionato perché andar via? È ancora giovane e fra qualche anno, se lo vorrà, potrà sempre andar via se diventerà un top player. C’è tempo“.

Le parole su Reijnders e Koopmeiners
Milan che in Olanda è molto seguito: “Sono cosciente che i rossoneri sono in difficoltà ma qui nei Paesi Bassi grazie ai giocatori olandesi che vi hanno giocato è un club molto amato. Forse il più amato al di fuori dall’Olanda insieme al Barcellona che ha anche una ‘Dutch connection’ forte. Ma il Milan con Rijkaard, Van Basten, Gullit e più tardi Seedorf, Van Bommel, Nigel De Jong… ha una tradizione olandese straordinaria. Nonostante la crisi attuale, il club qui è molto apprezzato“.
Sulla stagione difficile di Koopmeiners e i motivi, nel corso dell’intervista Boulahrouz ha detto: “Teun ha tanta qualità e all’Atalanta ha dimostrato che può dire la sua ad alti livelli. Ma quando uno cambia aria la domanda è sempre la stessa: siamo sicuri che il modo di giocare della Juventus sia lo stesso dell’Atalanta, che permetterà al giocatore di esprimersi ai livelli di prima? Questo influisce molto. Per concludere: “Io l’ho visto fare il numero 9 e ricoprire tanti altri ruoli ma Teun è uno che lo devi mettere nella sua posizione e dargli continuità. Lui rende meglio da numero 6 o mezzala in un centrocampo a tre. Ma Motta ha un idea fissa su come vuole giocare. Magari alcuni giocatori dove li metti li metti, poco importa perché brillano ovunque. Ma per altri come Koopmeiners è fondamentale avere continuità in un solo ruolo perché solo facendo così lo fai sentire importante. Per il momento sta pagando il sistema di gioco di Motta. Ha perso fiducia nei suoi mezzi? Nel calcio l’autostima è tutto, la differenza tra l’averla e non averla è di 50 milioni di euro per lo stesso giocatore…“.
A cura di Alessandro Schiavone