Giovani e forti, Kean e Raspadori: sprazzi di futuro
Protagonisti del successo dell’Italia contro la Lituania, Kean e Raspadori trascinano l’Italia nel segno del gol. Con vista su Qatar 2022
Moise Kean e Giacomo Raspadori, il nuovo che avanza.
In un’Italia che passeggia sulla Lituania, a colpire è più la prova dei due “millennial” che non il risultato già alla vigilia ampiamente pronosticabile in un 1 fisso, messo in dubbio solo dalle ultime prestazioni degli azzurri e non da qualità inferiori degli avversari.
Kean-Raspadori show, l’esperimento funziona
Nella notte del Mapei Stadium, Kean e Raspadori si prendono l’Italia. La doppietta del nuovo (di ritorno) attaccante della Juventus, la prima in nazionale, e la rete “e mezza” di Raspadori pongono l’accento su una prova di livello da parte di entrambi, ma soprattutto permettono a Mancini di vincere un’altra scommessa da segnare nel suo personalissimo taccuino, alla voce “ho fatto bene a dar loro fiducia”. Chiaro Mancini, da oggi il migliore alla guida dell’Italia dopo 42 gare, a poche ore dal match: ”Raspa, vai e divertiti”. E lui lo ha fatto, mettendo da parte per un attimo l’esame di anatomia da discutere ad ottobre.
Kean e Raspadori, Raspadori e Kean: un connubio che funziona, un duo che unisce rapidità e senso della posizione. Un duo futuribile per l’Italia che verrà, magari già a Qatar 2022. Quel Mondiale che entrambi hanno solo festeggiato nel 2006, a 6 anni, quando per Kean e Raspadori il pallone era forse ancora materia oscura ma non del tutto estranea per chi in tenera età già si dilettava con i primi calci.
Quei primi calci che avrebbero portato entrambi a sognare un giorno di giocare per la maglia azzurra. Già, la prima maglia dell’Italia da indossare e non da relegare in un cassetto come un cimelio. Prima le selezioni Under 15, poi Italia-Bosnia Under 17: Kean in campo per 90 minuti, Raspadori per poco più di 30 subentrando a Vincenzo Millico. La prima volta insieme, in campo, per i colori azzurri.
Poi la trafila, le primavere di Juventus e Sassuolo a far da trampolino di lancio. Kean segna gol a raffica e si guadagna la fiducia di Allegri fino all’esordio e alla rete in Serie A del 27 maggio 2017 in quel di Bologna. Il sogno che diventa realtà per uno, la speranza ( nutrita da sempre ) per l’altro, che comunque non dovrà attendere troppo. Pochi mesi più tardi per Raspadori arriverà la prima convocazione in A, dodici mesi dopo De Zerbi gli concederà la gioia dell’esordio. Con la Lazio il primo sigillo in massima serie.
Strade diverse per entrambi, uniti dalla chiamata dell’Italia: dalle nazionali minori alla selezione campione d’Europa in carica. Uno per l’altro, nel segno del gol, la cosa che a Kean e Raspadori riesce senz’altro meglio. La prima volta, nella storia della nazionale, che due millennial vadano in rete nello stesso match. Un dato, significativo e non trascurabie. E per l’Italia, di fatto, è già futuro.