Juventus, Paratici: “Giusto non mettere a rischio Cristiano Ronaldo”
Fabio Paratici, Managing Director of Football Area della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima dell'inizio del big match tra i bianconeri e l'Atalanta di Gian Piero Gasperini, toccando diversi temi.
Sulla scelta di non rischiare Cristiano Ronaldo, a causa di un fastidio muscolare accusato nei giorni scorsi, Paratici ha commentato: "Lui ha giocato tantissime partite, avrebbe dovuto avere una gestione diversa col Portogallo poi però ha dovuto giocare più del previsto anche nella terza partita di Qualificazioni Mondiali. Si è allenato questa settimana ma ieri ha avuto un problema ai flessori e abbiamo deciso di comune accordo che metterlo a rischio per una partita rispetto alle prossime che andremo a giocare non fosse la cosa migliore".
"Cristiano Ronaldo è un personaggio planetario"
Quindi, sempre riguardo il campione portoghese e il suo stipendio, Paratici ha detto: "Dobbiamo essere tutti molto responsabili in quello che abbiamo già iniziato a fare da un anno a questa parte per il momento di incertezza che viviamo e in quello che faremo. Cristiano Ronaldo è non solo un calciatore e un atleta ma anche un personaggio a tutto tondo di più alto livello e il suo salario comprende tante cose che vanno al di là dei gol che fa, soprattutto per quello che rappresenta per il club che lo tessera – ha continuato il Managing Director – È la persona più conosciuta al mondo secondo alcune ricerche e anche per questo per lui si fa un discorso a parte come per pochi personaggi pubblici che io chiamo “planetari”, che vanno al di fuori della logica di calcio e di sport".
"Siamo contenti dei calciatori che abbiamo"
Infine, sulle voci di mercato riguardanti la Juventus e sull'avversario della partita di oggi: "Donnarumma e Calhanoglu del Milan in scadenza di contratto? Non ci interessano altri giocatori in questo momento della stagione, siamo molto contenti dei nostri calciatori – ha affermato Paratici – L’Atalanta è stata eccezionale in questi anni soprattutto nella continuità, che è la cosa più difficile e per una società come loro è un grandissimo risultato, per la dirigenza, l’allenatore e i giocatori".