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Juventus, McKennie sa fare tutto (e anche bene)

Mediano, trequartista, mezz’ala, ala destra, seconda punta o addirittura terzino (che già aveva provato ai tempi dello Schalke 04). Cambia il ruolo, ma non la sostanza. Spostato per necessità e in una situazione d’emergenza, oggi è dappertutto e insostituibile. Dove lo metti, McKennie si adatta e non sbaglia.

McKennie l’eclettico, al servizio di Motta

Tolti Perin e Pinsoglio (e con ormai Danilo fuori dai giochi) McKennie è il calciatore che da più anni gioca in bianconero. Arrivato come oggetto misterioso e scommessa su richiesta di Andrea Pirlo, il texano segna e convince, lasciando spazio anche a un po’ di stravaganza e goffaggine che il più delle volte si rivela efficace.

Poi torna Allegri: quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto bene ed è risultato sempre uno dei migliori, fino all’infortunio subito in Champions League contro il Villarreal. L’anno successivo, in quella che sarebbe dovuta essere la Juventus di Pogba e Di Maria, Mckennie non trova spazio e viene girato in Premier League dove vive il periodo peggiore della sua carriera. Tornato a Torino dal prestito, il texano – anche grazie a un centrocampo dimezzato dai casi Fagioli e Pogba – McKennie mette a segno 10 assist in 38 presenze. Quest’anno, sono già 4 gol e 3 assist. Leader e uomo spogliatoio, mai come in questa stagione. Anche quando le cose non vanno bene: “Dobbiamo fare di più per vincere perché la Juventus deve essere sempre al top e per arrivare in quella posizione dobbiamo vincere queste partite” (al termine di Atalanta-Juventus terminata 1-1).

Thiago Motta, allenatore della Juventus
Thiago Motta, allenatore Juventus

“Voglio restare alla Juventus il più possibile”

“Io mi trovo bene qui alla Juve, mi piace anche la città. Mi trovo bene con la squadra e lo staff, sono qua da 4 anni e voglio restare qua il più possibile”. Amora per la maglia e per l’Italia, anche se molti italiani ancora non gli perdonano la ricetta casereccia della pasta al pesto con pollo svelata nel podcast “19F” di Moise Kean. Ma forse, il segreto del suo successo sta (anche) in questa bizzarra combinazione.

Duttile, versatile e poliedrico. La Juventus e Thiago Motta riscoprono una nuova, anzi l’ennesima versione efficiente del texano. “Per la Juve farei anche il portiere. Ecco, forse manca solo quello a Weston “tuttofare” McKennie.