Juventus, Marchisio: “Ai giovani provo a trasmettere l’identità bianconera. Io capitano? Un onore indossare la fascia”
Primo posto in campionato con un vantaggio di sette punti
sulle dirette inseguitrici e qualificazione agli ottavi di Champions già in
tasca, con buone possibilità di chiudere in testa il girone H. La Juventus continua
a marciare spedita, centrando vittorie importanti come quella di Siviglia, utile
per aumentare il morale in vista del periodo impegnativo che l’attende da qui a Natale.
Protagonista del
successo in terra spagnola è senza dubbio Claudio Marchisio, intervistato in
esclusiva da Paolo Aghemo per Sky Sport 24: “A Siviglia abbiamo speso tanto,
sicuramente l’infortunio che ho avuto quest’anno allunga un po’ i tempi di
recupero dopo un match così dispendioso. Non mi va di fare percentuali sulla
mia condizione fisica, mi sento bene e provo a migliorare ogni giorno di più”.
A trascinare la Juventus sono senza dubbio i giocatori più esperti, gruppo di
cui fa parte senza dubbio anche Marchisio: “Noi che siamo qui da più tempo, in
particolare il nucleo degli italiani, sappiamo trasmettere cosa significa
indossare la maglia della Juventus. Ciò che mi è stato insegnato in passato,
provo adesso a tramandarlo ai miei compagni più giovani.
La fascia di capitano? Non penso ci sia bisogno di una fascia per sentirsi capitani. Quando c’era Del Piero, Buffon lo era già. Ci sono certi giocatori che dimostrano la loro importanza all’interno del gruppo solo con un discorso o con il volto E’ quello che conta. Indossarla, comunque, è un’emozione e ogni volta che c’è stata l’occasione sono stato felice di poterla mettere al braccio”. Per quanto riguarda Bonucci, invece, Marchisio sottolinea: “Lo ammiro
molto, mi piace quando importa il gioco da dietro. Si tratta di un calciatore
completo, quando ho l’uomo addosso è lui che dà il via all’azione e lo faceva
anche con Pirlo in campo”.
Sul nuovo centrocampo bianconero, poi, Marchisio fa
le sue valutazioni: “C’è sempre qualità, cambiano le caratteristiche dei
giocatori in rosa però il risultato non cambia. Con Vidal e Pirlo abbiamo
giocato tanto insieme e vinto molto molto. Adesso è arrivato Pjanic e si sta inserendo
bene, prova ne è che è già andato un po’ di volte in rete. Serve tempo per
amalgamarci meglio, siamo ancora a novembre e ci sarà tempo durante l’anno per
crescere”.
non ci sia bisogno di una fascia per essere capitani, quando c’era Ale Gigi lo era già. Ci sono certi giocatori che solo con un discorso o con il volto capisci quanto suan importanti. E’ quello che conta, è un emozione portarla e ogni volta che c’è stata l’occasione sono stato felice di poterla indossare