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La fede e Steph Curry come idolo: chi è Joao Mario, nuovo giocatore della Juventus

Joao Mario con la maglia del Porto (Imago)
Joao Mario con la maglia del Porto (Imago)

In arrivo dal Porto, Joao Mario si prepara ad essere una risorsa importante per Igor Tudor nella batteria degli esterni della Juventus

Non si ferma l’asse di mercato che collega Torino e Oporto. Dopo l’acquisizione a titolo definitivo di Francisco Conceição, i bianconeri stanno per accogliere un altro giocatore proveniente dai ‘’Dragoes’’ che proprio Chico conosce bene: Joao Mario Neto Lopes.

Pagato 12 milioni di euro, il portoghese prenderà il posto in rosa di Alberto Costa, che torna in Portogallo dopo appena sei mesi in bianconero per 16 milioni.

Joao Mario ha passato una vita al Porto: entrato nell’Academy dei lusitani a 9 anni, l’esterno si prepara ora a lasciare la sua città dopo 16 anni, con la speranza di emulare altri suoi due colleghi passati dal Dragao prima e dall’Allianz Stadium poi come Alex Sandro e Danilo.

Il ruolo? Parliamo di un esterno offensivo, che ha man mano arretrato la sua posizione in campo arrivando a coprire tutta la fascia destra, con caratteristiche che hanno convinto Tudor e la Juventus a puntare su di lui.

Juventus, ecco chi è Joao Mario

Nato a Sao Joao da Madeira il 3 gennaio 2000, Joao Mario proviene da una famiglia con origini angolane e con il calcio nel sangue. Suo padre Mario Jorge è stato infatti allenatore di varie squadre giovanili locali e come principi sia di calcio che di vita aveva due parole: fame e intensità. Comandamenti che Joao ha fatto subito suoi e che lo portano ad appassionarsi di calcio insieme a suo fratello minore Simon. Dopo aver scalato ogni categoria a partire dall’Under 10 del Porto, si inizia a parlare di lui nella stagione 2018/19, quando da esterno alto a destra trascina i lusitani al successo in Youth League con 2 gol e 3 assist in 10 presenze. Quella posizione in campo però non convince del tutto i vari allenatori avuti nelle giovanili, soprattutto in ottica di una promozione in prima squadra che pareva certa. Così il portoghese inizia la sua “trasformazione” a terzino destro. Scelta che si rivela azzeccata perché proprio lì Joao mette ancor di più in mostra la sua corsa con propensione offensiva. Oltre a un certo feeling con cross e assist.

Nel dicembre del 2020 in Coppa di Portogallo arriva finalmente l’esordio coi grandi nella vittoria contro il Pacos de Ferreira. Sergio Conceição commenta così la promozione del ragazzo: “Ha la giusta fame e qualità per restare con noi’’. Da quella sera, 181 presenze, 5 gol e 26 assist con un palmarès che cresce di stagione in stagione: 2 Campionati, 4 Coppe nazionali, 1 Coppa di Lega e 3 Supercoppe portoghesi. La frase “corri finché qualcuno si accorge di te” che gli venne detta da suo padre ha lasciato il segno. Piccola curiosità: l’esordio in Champions League arriva proprio contro la Juventus agli ottavi nella stagione 2020\21.

Sérgio Conceição (Imago)
Sérgio Conceição (Imago)

Ispirazioni e soprannomi

Spunti ce ne sono abbastanza anche sulla persona, nonostante sia molto riservato e per nulla social. Oltre ad essere estremamente credente, Joao ama la musica kizomba e afrobeat, che ascolta sempre prima delle partite e che gli ricorda le proprie origini. E ha un Border Collie di nome Kanté (non a caso). Oltre al suo modello calcistico, Dani Alves, ce n’è anche un altro che influenza la sua mentalità e dedizione al lavoro: Stephen Curry, stella dei suoi amatissimi Golden State Warriors.

Il soprannome? “Turbo Lopes’’, affibbiatogli dai suoi compagni per le sue caratteristiche in campo. Parliamo del prototipo del terzino moderno, dotato di grande velocità, resistenza e capacità atletica, che percorre la fascia destra con continuità per tutta la partita. Molto abile nei cross – complice anche il suo passato da esterno alto – è molto più propenso alla fase offensiva piuttosto che a quella difensiva. Fase dove comunque ha mostrato costanti miglioramenti col tempo. Miglioramenti che dovrà continuare a mostrare in Serie A, con la solita corsa e fame.

A cura di Cristian Viscione