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Juventus, Evra spiega i motivi dell’addio: “Non ero più felice”

Le prime due annate da protagonista con la Juventus, poi un impiego sempre minore. In campionato soltanto sei presenze in questa prima parte di stagione per Patrice Evra, che ha così deciso di lasciare i bianconeri. Nuova vita all’Olympique Marsiglia per il difensore francese, che quest’oggi è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per spiegare i motivi che lo hanno spinto a dire addio alla Juventus: “La mia non è stata una scelta facile, sono andato via nonostante neanche io me lo aspettassi – ha confessato Evra -. Dopo l’Europeo ero tornato molto carico, il mio obiettivo era vincere la Champions League. Ma a inizio stagione non ho giocato le prime partite e siccome non voglio litigare con nessuno ho subito detto all’allenatore che avrei voluto giocare. Lui mi ha detto di non preoccuparmi e che ci sarebbe stata la Champions, però fare una sola partita al mese non mi conveniva più“. E a proposito di Allegri, Evra è sicuro: “Lui è uno molto positivo, non gli piace lo stress: ma lo vedo bene in Premier. In Inghilterra manca la disciplina tattica, per questo un allenatore italiano è fondamentale. Lo abbiamo visto con Ranieri, ora lo stiamo vedendo con Conte che credo vinca il campionato. Lui può fare benissimo in Inghilterra”

“Dopo le vacanze ho sentito qualcosa, ho capito veramente che non ero più felice – ha continuato il difensore -. La gente può pensare che sia stata una scelta da egoista, però preferisco essere onesto con me stesso e andare via invece che arrivare in allenamento non concentrato. Ho sempre detto che alla Juve ci vuole un Evra al 100%, solo al 90% non basta. Io sono fatto così, per rispetto della Juve quindi ho fatto questa scelta. Voglio ringraziare persone come Marotta, Paratici, il presidente Agnelli e Nedved: quella bianconera è una società di gentleman, hanno capito e mi hanno lasciato andare”.