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Juventus, chi è e come gioca Sead Kolasinac

Si scrive Kolasinac, ma si pronuncia [Kolascinaz]; è nato in Germania nel 1993, ma, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili tedesche, ha deciso di giocare con la nazionale bosniaca; doveva essere un giocatore “normale” per lo Schalke, ma si è rivelato uno dei migliori della stagione. A Gelsenkirchen è tra i più amati ed è definito “Malocher”, ovvero uno che lavora davvero duro. E non è un caso che la Juventus gli abbia messo gli occhi addosso, soprattutto in funzione di un contratto che – così stando le cose – scadrà a giugno 2017. Un vantaggio che va sfruttato, visto il profilo.

Sead Kolasinac è un giocatore strano, un esterno decisamente poco standard e, forse, poco moderno. Nello Schalke 04 è abituato a giocare terzino a sinistra nella difesa a quattro di Weinzierl, ma quest’anno, con il cambio di modulo, ha cominciato a giocare esterno del 3-5-2. Corre, tantissimo, nonostante non sia – questo va detto – tra gli esterni più veloci in circolazione. Una carenza che, però, è ben bilanciata da un fisico imponente, in particolare da una parte bassa di pura potenza. Prendete la partita contro il Darmstadt, probabilmente la sua migliore di questa stagione, la più esemplificativa: ha sprintato – dati alla mano – 39 volte nell’arco dei 90′ di partita, per un totale di circa 900 metri. Non di corsa: di scatto.

La sua evoluzione si è compiuta proprio nel 2016, quando, da esterno più difensivo che era, ha cominciato a esprimersi bene anche in fase offensiva. Per questo la Juventus è decisa a portarlo in Italia: nel 3-5-2 (o anche in caso di difesa a 4) calzerebbe alla perfezione, anche se solo da riserva di Alex Sandro. In più, Kolasinac può adattarsi nei tre di difesa, ruolo che ha ricoperto in più di un’occasione negli ultimi anni. Insomma, un coltellino svizzero (o tedesco-bosniaco, che dir si voglia) che comprende tutte le caratteristiche che potrebbero fare comodo ai bianconeri. A cui va a sommarsi, come detto, una situazione contrattuale vantaggiosa.

A giugno del 2016 stava per rinnovare, ma a causa del cambio dirigenziale i discorsi si sono protratti in avanti. Oggi la discussione tra le parti è ancora in corso, ma – a vantaggio della Juve – il giocatore è disposto ad ascoltare anche altre proposte. Lo Schalke, questa è la verità, non si aspettava una crescita repentina e non pensava che Kolasinac potesse essere richiesto in maniera così concreta già nella finestra di gennaio. E ora potrebbe pagarne le conseguenze, perdendo uno dei suoi gioielli.