Juventus, Allegri: “La gara di domani è simile a quella di Carpi”
Impegno di Champions ormai alle spalle, con il netto successo ottenuto a Zagabria, e testa che torna al campionato, per affrontare la trasferta di Empoli nel tentativo di consolidare il primo posto in classifica. La Juventus di Massimiliano Allegri sarà protagonista nel lunch match di domani contro la formazione di Martusciello, reduce da un avvio di stagione complicato con un solo successo ottenuto in sei gare: un impegno che l’allenatore bianconero, intervenuto oggi in conferenza stampa, ha presentato così: “Se cambio il sistema di gioco subito voi cosa mi domandate la prossima volta? Teniamo l’argomento sempre aperto. Per quanto riguarda gli esperimenti, a Zagabria ho provato un sistema di gioco per vedere come andavano i ragazzi. Speriamo di non dovere forzare un sistema di gioco, ma possiamo avere uomini con caratteristiche diverse in campo. C’è stata maggiore attenzione da parte di tutti nel momento in cui abbiamo cambiato, ci vogliono i momenti e i tempi giusti. Mi è piaciuta la partecipazione di tutto il gruppo, quelli che stanno fuori ora sono molto più importanti di quelli che giocano perché alzano l’intensità degli allenamenti e si fanno trovare pronti. Siamo insieme da 40 giorni, dobbiamo continuare a migliorare e conoscerci meglio, ma è un lavoro da fare durante l’intero anno″.
″Gli obiettivi della Juventus sono tutti i principali, partecipiamo a ogni competizione per cercare di vincerla e dobbiamo creare i presupposti per farlo. Bisogna finire questo mese al meglio, quindi vincere ad Empoli. Dopo la sosta ci giocheremo il passaggio in Champions e poi avremo due scontri diretti contro Napoli e Milan, che è una squadra che lotterà per i vertici. Non dobbiamo sbagliare l’approccio domani, è una gara da non sbagliare perché è importante che i giocatori non rovinino la sosta al loro allenatore, ma questo lo sanno già. Sul Napoli non rispondo perché non lo alleno, la partita di domani – ha proseguito Allegri – è un po’ simile a quella di Carpi, con un ultimo minuto da defibrillatore in cui abbiamo messo a rischio una rincorsa, mettendo a repentaglio la stagione. In certe situazioni bisogna ricordare ai giocatori certe cose, ma loro sono responsabili e lo sanno″.
Sui singoli e sulle scelte di formazione possibili per domani: ″Khedira è rientrato il 5 agosto e ha fatto venti giorni di lavoro e poi ha sempre giocato. Nel calcio non c’è una verità, ogni anno va in modo diverso: ci sono tanti discorsi aleatori ma Khedira ha fatto tante partite con una preparazione mirata per lui. Lo scorso anno si è fatto male subito e ha fatto i primi tre mesi senza giocare ed è andato avanti su quella falsariga, perché veniva da due anni senza giocare. Questa settimana abbiamo avuto un giorno in più di riposo, stanno tutti bene e sono freschi, poi avranno lo stimolo che andranno con le Nazionali. Pjanic sta bene, Hernanes anche l’anno scorso aveva fatto bene ma veniva praticamente sempre massacrato. Quest’anno si scopre che Hernanes diventa un giocatore indispensabile, questo mi fa piacere e anche ridere. Non ho trovato l’assetto definitivo, Lemina finora ha fatto molto bene e può giocare in ruoli diversi, ora sta tornando Sturaro, speriamo di riavere presto Marchisio, così da avere tante soluzioni. Vista la partita, poteva starci Hernanes davanti alla difesa, ma avrei potuto bruciarlo per le partite dopo. Cuadrado è uno dei candidati per giocare, non ho ancora deciso la formazione né chi fare giocare. Mattiello sta discretamente bene, è di là che gioca con la Primavera″.
Sui giocatori di qualità presenti in squadra: ″I giocatori ti fanno vincere le partite, l’allenatore ne fa perdere di meno. Avere giocatori di qualità in squadra è sicuramente una cosa positiva: nella vita ci sono le categorie, è normale che i giocatori da 100 milioni abbiano caratteristiche diverse dagli altri, hanno nel loro DNA una tecnica che l’allenatore non gli può insegnare. Dani Alves viene da un calcio diverso ed è un buon apporto per la squadra. In una grande squadra bisogna che in tutti i reparti ci siano dei grandi giocatori, in attacco staranno fuori sia Higuain sia Mandzukic, l’importante è che rimanga alta la tranquillità all’interno della squadra perché nelle grandi squadre funziona così″ ha concluso Allegri.