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Juventus, Alex Sandro: “Dybala come Neymar? Sì, sono dello stesso livello”

Davanti ha un osso duro come Patrice Evra, ma Alex Sandro si fa largo. Inizio di stagione difficile, poi la svolta. Tutto è iniziato una fredda serata di novembre, contro il City…Questa la storia recente, quella più ampia l’ha raccontata lo stesso terzino brasiliano nel corso di un’intervista concessa a Tuttosport: “Ho iniziato a giocare a pallone nella mia città, Catanduva, all’età di dieci anni. Seguivo mio fratello che ne aveva cinque più di me e quindi mi sono sempre confrontato con giocatori più grandi, grossi ed esperti. Facevo l’attaccante all’epoca e, sì, di botte ne ho prese un bel po’ , ma così ho imparato a essere veloce e abile nel dribbling, per non prendere troppi calci. Quando avevo quindici anni sono stato selezionato dall’Atlético Paranaense: una fortuna perché ha una delle strutture migliori di tutto il Brasile e cura in modo particolare la crescita dei giovani. E’ lì che sono cresciuto tatticamente, tecnicamente e fisicamente. A 17 anni ci fu il mio esordio in prima squadra e ricordo ancora adesso l’emozione. Poi il Santos. E’ un club che ha una solida reputazione e tutti i giovani sognano di giocare lì e poi sanno lavorare bene sui talenti, hanno pazienza. Resterò sempre legato al Santos: sono e rimango un loro grande tifoso”.

 

Dybala come Neymar?Per Alex Sandro ci sta: “Credo di sì. Credo che Dybala abbia i colpi di Neymar e credo che possa diventare come lui. Deve ancora crescere, ma è impressionante quello che riesce a fare: sì, è di quel livello. Anche perché è un ragazzo splendido: simpatico, rilassato, intelligente. Dovreste vederlo alla fine dell’allenamento: si ferma sempre ancora un po’ per migliorare la sua tecnica. Ha una grande testa e la mentalità del campione”. Alex Sandro gioca anche con Danilo e Casimiro, ma solo alla Playstation: “Sì. On line con Danilo e Casimiro che giocano da Madrid e con Neto. Niente calcio. Solo giochi di guerra. Ho smesso di giocare a Fifa un po’ di tempo fa, perché se perdevo mi arrabbiavo troppo, diventavo troppo nervoso”. Rapporto con Evra: “Ho sempre ammirato il calciatore Evra, perché è al top da tempo. Qui ho scoperto la persona che è eccezionale: siamo diventati amici. E’ lui che mi ha aiutato a capire cosa voleva l’allenatore dal terzino e quando gioco è quello che mi carica di più. E’ un motivatore per tutto lo spogliatoio: capisce sempre quando c’è un giocatore che ha bisogno di un incoraggiamento o di parlare e lo trovi sempre da lui”.

 

Sul big match con il Napoli: “Ho imparato una cosa alla Juventus: le partite si preparano tutte allo stesso modo, con la stessa concentrazione e la stessa determinazione. Frosinone, Napoli, Bayern Monaco: non fa differenza. La mentalità della Juventus mi piace ed è semplice: una linea retta che porta alla vittoria, bisogna seguire solo quella. La motivazione in più è che se vinciamo possiamo superare il Napoli e questa è una motivazione in più. E avere una motivazione in più è sempre positivo”. Speranza Seleçao: “Non nascondo che ogni tanto penso alla Seleçao, ma adesso la mia testa è completamente dedicata alla Juventus. Poi, è logico che se gioco bene con la Juventus avrò più possibilità di essere chiamato in Nazionale. La mentalità della Juventus e la difficoltà del campionato italiano mi aiuteranno tantissimo. Ho un rapporto particolare con Neto, con il quale ho giocato all’Atlético Paranaense. Lui è un portiere paziente. Ed è felice di potersi allenare con Gigi e imparare tantissimo da lui”.

 

Alex Sandro si paragonerebbe a Roberto Carlos? “E’ un campione fenomenale e una persona straordinaria. Mi lusinga ed è molto motivante l’idea di essere accostato a lui che è stato un mio idolo da bambino. E’ stato uno dei più grandi sulla fascia sinistra. Sapete che ho anche giocato contro di lui? Quando lui era al Corinthians a fine carriera. Certo non riuscirò mai a tirare le punizioni come lui”. Su Hulk e Rogeiro: “Ci pensa la dirigenza a fare il mercato. Ma se un giorno Hulk mi chiedese un consiglio gli direi di venire subito. Rogerio? L’ho visto nella Sub20 brasiliana e credo che abbia le qualità per giocare in Europa. E’ forte fisicamente, è tecnico…Ha un futuro, vedremo dove”. Passione per basket, anche se è difficile seguirlo: “Nba. Sono un fan di LeBron James e come squadra di Golden State dove gioca il brasiliano Leandro Barbosa, mi piacciono anche i Miami Heat, ma non posso guardare molte partite perché vanno in onda in tv sempre troppo tardi e io devo andare a dormire presto”.