Ajax, ten Hag: “Serata indimenticabile. Abbiamo eliminato una delle favorite della Champions”
Erik ten Hag ha parlato in conferenza stampa dopo l'impresa contro la Juventus: "E' una serata indimenticabile per l'Ajax, abbiamo eliminato una delle favorite della Champions League. Abbiamo giocato con fiducia e pazienza: nel primo tempo abbiamo tenuto contro la pressione della Juventus. Il primo gol è arrivato su calcio da fermo, sull'1-1 siamo stati fortunati ma poi ci sono stati spazi importanti. Nell'intervallo abbiamo parlato di Emre Can, dovevamo pressare su di lui, con le ali. Poi con Schone e De Jong dovevamo stare più vicini, abbiamo sfruttato i varchi, andando ad attaccare. E dopo tante occasioni siamo riusciti a fare il secondo gol".
Un calcio olandese che sta tornando prepotentemente: "Per tanti anni è andata sempre peggio, ora stiamo tornando. Lo stiamo facendo: in ogni paese ci sono tempi buoni e meno buoni. Noi siamo un paese piccolo per il calcio, può capitare che a volte non vada ma ora ci sono talenti incredibili e con loro non può che andare meglio. All'Ajax abbiamo un piano, un progetto, io sono l'allenatore. Facciamo tutto con una filosofia, con una struttura, con un'idea di sviluppo e andiamo avanti con questa idea di costruzione".
Poi arriva il calciomercato: "Se giochiamo bene è normale che dei giocatori se ne vadano. Non siamo Real Madrid, Barcellona, Manchester City o Juventus. Dipende dall'economia del calcio ma noi siamo creativi nella costruzione di una squadra. Giochiamo con una filosofia e lo faremo anche nei prossimi anni. Lotteremo per ogni giocatore, spero di non perderne troppi: se ne andranno diversi ma il vivaio dell'Ajax è forte".
Infine un commento su una possibile semifinale Ajax-Manchester City: "L'Inghilterra è la prossima sfida: la filosofia di Guardiola è vicina alla mia, posso dire che saranno comunque sfide bellissime. Ora conosco poco i dettagli delle due squadre per analizzarle ma se giochiamo come contro Real Madrid e Juventus, dobbiamo avere fiducia anche lì. Abbiamo la nostra cultura del gioco ma anche in Inghilterra è bellissima e non vedo l'ora di andarci".