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Agnelli: “Non abbiamo paura delle minacce. Ceferin resta il padrino di mia figlia”

Le parole in conferenza stampa del presidente bianconero e di Maurizio Arrivabene

Inizia una nuova era per la Juventus. Dopo l’addio di Paratici, la società bianconera si è ristrutturata con la promozione di Federico Cherubini e l’arrivo di Maurizio Arrivabene.

 

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Agnelli e la Superlega                                                                                                         

Durante la conferenza di presentazione, il presidente Agnelli dopo aver dato il benvenuto ai nuovi dirigenti, ha poi affrontato il tema della Superlega: “Abbiamo ricevuto una lettera dalla UEFA che ci ammetteva alla prossima Champions League. Non posso che ricordare che da parte nostra apriamo al dialogo per risolvere i problemi del calcio europeo. Non abbiamo nessuna paura delle minacce. Il vero successo sarà quando si tornerà ad avere un dialogo nell’interesse di tutti”. Poi continua: “Il bello incomincia con la fase dei knockout. Un gol cambia la partita e ne guadagna lo spettacolo. In questo contesto va analizzato il futuro del calcio pensando alla generazione Z. Oggi i ragazzi seguono i giocatori e i grandi eventi, non hanno più il livello di attaccamento di un tempo. C’è bisogno di una seria analisi e revisione, ci possono essere competizioni alternative in un libero mercato. Alla corta europeo abbiamo chiesto se la posizione di monopolio della UEFA è legittima o abusi della sua posizione. Le proposte sono tutte benvenute”. E ha concluso parlando del suo rapporto con Ceferin: “Credo che con le dimissioni immediate dalle mie cariche mi sia comportato nella maniera più corretta. Alex rimane una persona che stimo e soprattutto il padrino di mia figlia. Il tempo guarirà le ferite”.

 

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Agnelli sulle difficoltà economiche

Oltre alla Superlega, il presidente bianconero ha anche dipinto le difficoltà economiche della società dovute alla pandemia: “Gli effetti della pandemia stanno toccando tutta l’industria, cito dati Uefa che analizzando i bilanci e i budget delle società dei primi campionati europei. C’è necessità di liquidità nel sistema per 8,5 miliardi. Sono gli effetti della pandemia. Si stima che il 30/40% saranno immesse tramite equity, il 30/40% tramite debito e un restante 20% in insolvenza. È importante che gli azionisti della Juve sostengano la crescita della società. I 100 anni di proprietà sono un punto di forza, lo dico con orgoglio“.

  

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Arrivabene: “Belli e vincenti”

Poi la parola passa ai nuovi arrivi. Maurizio Arrivabene torna su una frase detta da Enzo Ferrari che citò quando iniziò la sua avventura nel Cavallino Rampante: “Credo che se una squadra è vincente diventa bella automaticamente. È lo stesso esempio che ho usato in Ferrari, se perdi puoi essere bellissimo, ma poi non lo risulti tantissimo”.