Roma, Juric: “Ho sensazioni positive, escluse lesioni per Dybala”
Le parole dell’allenatore giallorosso in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Venezia
Dopo la vittoria all’esordio in panchina contro l’Udinese, Ivan Juric e la Roma si preparano al match di campionato contro il Venezia. Il fischio d’inizio è fissato alle ore 15:00 di domenica 29 settembre. L’allenatore giallorosso ha presentato l’incontro in conferenza stampa.
Roma, la conferenza stampa di Juric
L’allenatore ha iniziato commentando la differenza di rendimento della Roma tra primo e secondo tempo contro l’Atletico Bilbao: “La sintesi è che nel secondo tempo abbiamo corso più del primo, il che vuol dire che fisicamente non c’entra niente. Le partite cambiano, non puoi neanche dominare contro squadre così per tutti i novanta minuti. Hermoso ha fatto la sua prima partita dopo quattro mesi, là ti apri un po’ di meno, cose così. Anche dicendo che il Bilbao non ha mai avuto occasioni, con Svilar che non ha mai fatto una parata, vuol dire che erano molto concentrati, molto intensi su tutto. Quello dove la Roma può migliorare secondo me è in quelle situazioni avere più possesso, perché ne ha la capacità. Secondo me ci è mancato questo fatto di qualcuno che magari si apre un po’ di meno mentalmente, perché sei stanco come Hermoso, o proprio la mentalità di portare il risultato a casa. E lì c’è materiale per crescere, sicuramente vogliamo fare più partite come nel primo tempo”.
Juric ha poi risposto a una domanda sulla mentalità dei giocatori: “La mia sensazione è estremamente positiva, perché mi sembra che i giocatori siano molto partecipi, che si divertano. Ho proprio la sensazione che vogliano giocare il prima possibile, anche dopo la partita abbiamo parlato un po’ subito e le sensazioni che abbiamo sia io sia loro sono molto positive, il che ti porta ad affrontare le partite con grandissimo entusiasmo“.
Come sta Pellegrini? “Ha un comportamento eccezionale. Ha lavorato a parte tutti questi giorni, oggi vuole provare ad allenarsi con il gruppo. Ha tanta voglia di giocare, estremamente. Un po’ di dolorino ce l’ha, però vuole esserci. Il suo comportamento mi sembra esemplare, proprio con la grande voglia di dimostare chi è, di giocare e dare il suo contributo”.
Quante possibilità hanno Hummels e Dahl di entrare nelle rotazioni? “Hummels giocherà il prima possibile. Secondo me deve ritrovare la condizione giusta, perché non ha fatto ritiro, non ha fatto preparazione, ci vuole un po’ di tempo. Sta lavorando tanto in questo periodo e vogliamo che lavori tanto proprio per portarlo a un livello buono. Adesso stiamo spingendo e lavora tanto, spero di inserirlo il prima possibile. Dahl è un ragazzo giovane che dobbiamo valutare bene, sono ragazzi che hanno caratteristiche, ma bisogna essere lucidi nelle scelte poi”.
Juric si è poi soffermato sul problema degli infortuni muscolari: “Celik e Dybala non hanno niente, sono escluse non sono lesioni, ma qualsiasi altro tipo di problema. Celik oggi vuole allenarsi e Paulo anche vuole provare, perché era solo una sensazione che aveva. In quel senso siamo a posto, fortunati per adesso. Penso anche qua che abbiamo ritrovato uno staff di un livello molto alto, Trigoria come la struttura ti offre il massimo a livello di recupero dei giocatori. Là devi lavorare veramente tanto, meno sul campo e più sul recupero. Penso che anche nel mondo si stanno sviluppando veramente tante tecniche per migliorare il recupero e lavoriamo molto su quello. La mia opinione è che devi avere 20 giocatori che riesci a cambiare e quando non giocano si allenano, perché alla fine il problema secondo me al lungo termine è quando si gioca tanto senza allenarsi. Invece potendo avere anche una settimana di lavoro è importantissimo il lavoro sul campo, è quello che ti dà poi la forza di affrontare le partite. Bisogna essere intelligenti, andare forte, pensare bene sui recuperi e sulle cose, ma anche sulla gestione delle rose, cercare di includere più giocatori possibili per affrontare bene le partite. Poi un’altra cosa è l’intensità, io penso che una squadra come la Roma debba giocare con l’intensità sempre, perché non è una situazione in cui puoi giocare al 70%, vuol dire che la squadra deve giocare sempre al massimo se vuole ottenere i risultati“.
L’allenatore ha parlato anche del suo rapporto con il direttore sportivo Ghisolfi: “Stiamo comunicando molto, come è giusto che sia tra direttore e allenatore, condividendo tutto. Mi ha accolto veramente bene, è un rapporto molto professionale, che va anche verso l’umano. Per adesso sono molto soddisfatto, perché possiamo dirci le cose abbastanza liberamente in faccia, senza nascondere niente. Fino ad adesso molto bene, sono contento”.
Su Le Fée: “Sembrava essere pronto, poi sente ancora un po’ qualcosa e spero almeno dalla prossima settimana che sia con la squadra. Io lo vedo come centrocampista, ha le caratteristiche che secondo me deve avere un centrocampista, è sia tecnico sia molto dinamico. Poi vedo che ha l’abitudine della fase difensiva, lavora bene come vorrei io, perché ha avuto allenatori in passato che gli hanno inculcato questa cosa”.
Su Abdulhamid: “Lui ha le caratteristiche giuste di aggressività e velocità, doti fisiche, però è chiaro che entri in un altro mondo e ci vuole tempo. L’altro giorno volevo proprio buttarlo dentro, vedere come siamo messi, sennò in allenamento neanche riesci ad allenarti tanto e non ti crei un’idea. Penso che col tempo migliorerà, questo è sicuro. Poi dobbiamo stare magari attenti solo su Hermoso, su qualche giocatore che non ha giocato tanto tempo e fare due subito là può essere magari un po’ troppo. Però l’idea è comunque di vedere bene questo ragazzo, dargli tempo come con tutti e dare un giudizio più avanti, non subito“.
Infine, sul centrocampo: “Koné e Pisilli generalmente mi stuzzicano molto, come le caratteristiche e quello che ho visto in questi dieci giorni. Voglia di crescere e migliorare, che è fondamentale. Sono due giocatori giovani, adesso già, ma con grandissima prospettiva, mi piacciono molto. Sono prospetti che mi piace avere“.