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Junior TIM Cup, Bonaventura: “Il Milan un sogno”. Politano: “Inter tra le più forti d’Europa”

Un incontro con tanti, piccoli nuovi calciatori per celebrare il 7º anno dirnJunior TIM Cup, rispondendo alle tante domande di molti bambini accorsi all’oratorio S.Andrea di Sesto San Giovanni

A meno di una settimana dal Derby della Madonnina, Jack Bonaventura e Matteo Politano hanno preso parte all’evento organizzato per dare il via al torneo del “calcio degli oratori”, rappresentando Milan e Inter e replicando alle curiosità dei piccoli ospiti presenti: “I bambini sono fonte d’ispirazione per tutti noi – esordisce Bonaventura – quando giocano si divertono e dovremmo imitarli anche noi. Purtroppo tra i grandi c’è l’obbligo di fare risultati e pressioni, ma quando ci si diverte in campo è tutto più bello.

Arrivare in una grande squadra? Era il mio sogno fin da bambino. Giocare nel Milan è come realizzare il mio sogno, ogni volta che scendo in campo è una grande emozione. E ogni volta che entro a San Siro, in uno stadio così bello, mi tornano in mente i ricordi di bambino con il calcio nei campi di provincia e mi sento orgoglioso”.

Spazio poi ai momenti più belli della carriera, al derby e al fair play: “Ce ne sono stati tanti, difficile dirne uno. Probabilmente l’esordio in Serie A, ero molto teso, poi soprattutto la prima volta in campo con la maglia della Nazionale. Il derby? Quando ero in piccolo potevo solo sognare una cosa del genere, quindi capisco che ho fatto strada. Ogni volta l’emozione è sempre più grande, non ci si abitua mai al derby. E il Fair Play qualifica il giocatore in campo, chi è più corretto è più bravo. Ammiro molto i compagni corretti e che mantengono un atteggiamento positivo verso avversari ed arbitro”.

Dopo Bonaventura, arriva anche il turno di Politano: “È vero, è importante vincere. Ma una cosa che non deve mai mancare è il divertimento, sia da bambini ma anche e soprattutto quando si è adulti. Giocare per l’Inter è un’emozione bellissima. Quando ero piccolo come voi, avevo sempre sognato di arrivare a grandissimi livelli: ora fortunatamente mi trovo in una delle squadre più forti d’Europa e per me è un grandissimo onore indossare questa maglia”.

“L’esordio in Serie A è stato emozionante, così come quello con la maglia dell’Inter, ma quando giochi davanti a 75 mila persone che fanno il tifo per te è un’emozione che fai fatica a superare. Ho giocato solo un derby ed è stato spettacolare. Queste partite sono belle da giocare, ma vincerle ha tutt’altro sapore. Dispiace vedere alcuni episodi fuori dagli stadi, noi cerchiamo sempre di portare rispetto verso l’avversario che è una cosa fondamentale. Abbiamo bisogno di ragazzi con le loro famiglie che vengano allo stadio e che ci sostengano – conclude – a differenza di altre persone che fanno altro”.