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José Luis Gomez, l’errore in Libertadores pesa troppo: “Sto pensando di lasciare il calcio”. E ha solo 24 anni…

Che la Coppa Libertadores non sia una competizione come le altre, non serviva certo la finale di ieri notte per dimostralo. Un passo indietro: il Lanus era chiamato a ribaltare il ko di misura subito la scorsa settimana a Porto Alegre per mano dei brasiliani del Gremio, che però hanno avuto la meglio anche alla Fortaleza di Buenos Aires. 1-2 il risultato finale, con il rigore segnato dall’intramontabile Sand che però non è bastato per rimontare le reti di Fernandinho e della stella Luan, entrambe messe a segno nel primo tempo. Festa grande, dunque, per la squadra dell’ex Roma Renato Portaluppi, poco amato nella Capitale ma vero e proprio idolo in patria, lui che si è aggiunto all’illustre elenco di chi questa competizione lo ha vinta sia da calciatore che da allenatore. E che dire della marea di gente che ha riempito le strade di Porto Alegre, festeggiando per tutta la notte un traguardo che, da quelle parti, va oltre lo sport.

Chiaramente non tutti hanno potuto festeggiare (Lanus in primis) ma un giocatore in particolare non si è dato pace dopo il triplice fischio finale dell’arbitro. Si tratta di José Luis Gomez, terzino destro della squadra argentino che, forse mai come la scorsa notte, non avrebbe voluto fare il calciatore di mestiere. Già, perché proprio un suo errore ha portato al primo gol degli avversari, che di fatto hanno messo subito la partita in discesa. Una bruttissima palla persa a centrocampo che ha aperto la via della porta ad uno scatenato Fernandinho. Un anticipo troppo morbido e timido, uno di quei contrasti che in partite come queste perdi sicuramente se ti dimostri tanto insicuro. Un’indecisione che non dimentichi facilmente, anzi. Soprattutto quando hai solo 24 anni e sei così sensibile da sentirti responsabile delle tante lacrime che, in quel momento, i tifosi della tua squadra stanno versando: “Sono ferito, mi sento male – ha commentato a giochi fatti il giovane difensore – sono errori che non dobbiamo commettere, soprattutto in gare del genere. Per questo motivo sto pensando di lasciare il calcio, anche se ho solo 24 anni. Ci penserò su, perché mi sento terribilmente in colpa. la nostra gente meritava di essere campione, ma per colpa mia non è stato possibile”. Parole forti, che delineano un presente di sofferenza e un futuro incerto. Questo succede in Coppa Libertadores, questo succede quando un errore pesa più di tutto.