Il gol all’Europeo, il futuro alla Fiorentina: Rasmussen si rilancia
Per un’Italia che può ancora sperare c’è una Danimarca già eliminata. Seconda nel girone a 6 punti, ma con un gol in meno di differenza reti rispetto agli Azzurrini e quindi già fuori dal possibile ripescaggio: e pensare che il gol della speranza, quello del 2-0, lo aveva segnato Jacob Rasmussen, che all’Italia ha legato la sua carriera.
Ha giocato all’Empoli quest’anno, sarà della Fiorentina appena tornerà da questa esperienza internazionale. Già ieri fu Fabian Ruiz a segnare un gol molto nocivo per l’Italia, ossia il 3-0 che ha messo la Spagna in prima posizione prima della goleada finale.
Solo che Rasmussen, a differenza del centrocampista del Napoli, ha una reputazione tutta da costruire nel nostro Paese. La sua stagione è cominciata bene con tantissime presenze da titolare, prima di arrivare a un finale di campionato passato spesso a guardare la partita dalla panchina. Colpa di qualche errore, anche sfortunato, come quello che costò un gol nella partita contro il Chievo.
Da lì in poi più presente Dell’Orco rispetto a lui, nonostante fosse già stato acquistato dalla Fiorentina che lo ha prenotato da gennaio. L’Europeo, in cui ha anche affrontato il suo futuro compagno di squadra Terzic, però ha cambiato radicalmente le prospettive, rilanciando quella sua figura internazionale che era stata la chiave per portarlo a Empoli: prima di essere comprato dal ds Accardi aveva girato tra Danimarca e Norvegia, arrivando anche a giocare cinque partite di Europa League con la maglia del Rosenborg.
Ora l’Europa l’ha riscoperta con l’Under 21 trovando anche la via del gol, purtroppo inutile per la sua Danimarca. Rete su calcio d’angolo, anche se non di testa, una delle specialità della casa: grande fisico per Rasmussen ma anche un piede educato, tanto che in carriera, soprattutto in Norvegia, è stato anche impiegato davanti alla difesa. Esperimento visto in un’occasione anche a Empoli seppur con risultati differenti, ma che rende l’idea di un calciatore che può ancora completare la sua fase di crescita.
Il suo Europeo finisce qui, ma i segnali sono quelli giusti: quelli della crescita e di una serenità ritrovata per conquistare un’Italia che tiene ancora vivo il proprio sogno europeo nonostante il suo gol.