Una fasciatura vistosa alla coscia, unica precauzione per un infortunio ormai dimenticato. Fabian Ruiz è tornato in campo con la Spagna dopo aver saltato la sfida contro il Belgio per colpa di un fastidio muscolare che lo aveva messo ko alla gara d’esordio con l’Italia.
Ha aspettato pochi giorni, si è allenato a piccole dosi per esserci quando serviva. E lì ha fatto la differenza: quel sinistro fasciato e dolorante torna a essere d’improvviso il suo punto di forza. Educato, preciso, spietato.
Tre tiri in porta dalla distanza con il suo piede preferito, due traverse piene e alla fine il gol. Rete splendida e anche pesante, perché porta la Spagna sul 3-0 già prima dell’intervallo, primo risultato utile per mettere fuori dai giochi l’Italia.
È proprio la sua rete a cambiare le sorti dell’Europeo: Spagna avanti, Italia costretta a pregare in un risultato diverso dal pareggio in Francia-Romania. Colpa di Fabian a cui l’Italia stessa ha dato enorme visibilità, tra Serie A e coppe europee al primo anno lontano dalla sua Siviglia.
Da Bologna a Bologna, l’Europeo di Fabian Ruiz cambia faccia: un esordio da dimenticare tra sconfitta e infortunio, un ritorno in campo da incorniciare tra gol e una qualificazione che dopo il 3-1 con l’Italia sembrava quasi impossibile.
Talento e determinazione, proprietà fondamentali della Spagna riassunte nel percorso di crescita di Fabian, capace di far sognare per davvero anche i tifosi del Napoli. La sua consacrazione internazionale è vicina, anche grazia a una nazionale tornata a essere l’emblema del bel gioco e la favorita del torneo.