Iuliano: “Dybala al Real? Non c’è motivo, la Juventus è tra le prime 4 del mondo”
Rincon, Kolasinac, Tolisso, Evra, N’Zonzi, Zaza, Caldara. Sono questi al momento i giocatori interessati dai movimenti di mercato della Juventus: nessun colpo in entrate e in uscita. Sfumati Witsel e Gagliardini, si parla tanto delle attenzioni del Real per Dybala e poco di grossi nomi in entrata: i bianconeri ne hanno veramente bisogno? Il grande ex Mark Iuliano promuove l’operato di Marotta e Paratici attraverso i microfoni di GianlucaDiMarzio.com:
“La Juventus difficilmente sbaglia le scelte” – attacca Iuliano – “Witsel non è una grande perdita per me. Il belga è un buon giocatore, non un fuoriclasse, e non aveva esperienza nel campionato italiano. Rincon sì, ha già dimostrato di essere un ottimo centrocampista e permetterà sicuramente ad Allegri di dosare le energie nelle tre competizioni. Evra è più un discorso legato agli stimoli e all’età. A 35 anni vorrebbe giocare di più, poi sta a lui capire se è il caso di lasciare una squadra come la Juventus. Kolasinac è un punto interrogativo, nel senso che non ha esperienza in serie A. Però gioca in Bundesliga e penso che i bianconeri abbiano seguito diverse volte il bosniaco prima di puntare su di lui: mi fido di Marotta e Paratici. Ma io metterei anche un terzo grande acquisto della Juventus, Marko Pjaca, che finalmente è tornato e sono sicuro che in questa seconda parte della stagione potrà fare la differenza”.
Caldara sarà in grado di sostituire in futuro uno dei tre della BBC? “E’ un giovane di indubbie qualità, che sta crescendo in un sistema di gioco abbastanza simile a quello della Juventus. Inoltre sta lavorando con un maestro come Gasperini, abilissimo a crescere i giovani. Anche altre società sono molto interessate e questa è la prova che stiamo parlando di un ottimo difensore. Se possa diventare l’erede di uno dei tre della BBC solo il futuro potrà dircelo. Ciò che è certo, invece, è che si tratta di un buon investimento per il futuro, anche se un conto è giocare nell’Atalanta, un altro nella Juventus”.
Il Real tenta lo scippo Dybala, come accadde con Zidane ai tempi della Juventus di Iuliano: “Discorsi diversi. Quando il Real prese Zidane acquisto uno dei migliori giocatori del mondo, un Pallone d’Oro che aveva fatto stagioni stupende nella Juventus e con la Francia: era forse arrivato il momento di provare qualcosa di diverso. Era una sfida voluta fortemente da Zizou e i bianconeri poterono reinvestire i soldi in campioni già affermati come Buffon, Nedved e Thuram. In sintesi dall’affare ci guadagnarono tutte le parti. Dybala in questo momento è sicuramente uno dei migliori giovani in circolazione, ma deve ancora dimostrare tanto. Penso che sia lui che i bianconeri vogliano continuare assieme ancora per diversi anni. Il Real Madrid e il Barcellona sicuramente attirano tutti i giocatori, ma la Juventus non è da meno: attualmente è tra le prime 4 società a livello mondiale”.
Questa Juventus è simile alla tua? “Era una Juventus vincente come lo è quella attuale: questo è l’elemento in comune. Ma il contesto attuale e ben diverso da quello dell’epoca. A metà anni ’90 fino alla prima metà degli anni 2000 il calcio italiano era il top mondiale e per vincere lo scudetto dovevi veramente essere il più forte. Oggi per la Juventus ci sono meno rivali di qualità. Milan, Inter, Parma, Lazio, Fiorentina erano squadre fortissime: attualmente queste società hanno dimensioni differenti. La Juventus attuale è comunque una grandissima squadra al quale bisogna fare i complimenti perché sta dominando anche quest’anno. Però ogni epoca ha i suoi campioni e rivali diversi, non si possono fare paragoni”.
La BBC è la difesa migliore del mondo? “Secondo me sì e se per caso qualcuno non è d’accordo sicuramente non potrà non ammettere che si tratta di una delle primissime al mondo”. Mark, parlaci invece del tuo futuro. Dopo la sfortunata esperienza di Latina, quando ti rivedremo in panchina? “Non è stata sfortunata. Ho fatto due anni tra Primavera e prima squadra molto belli, ma poi è arrivato il momento di prendere strade diverse. Non c’era più il feeling dell’anno precedente, però mi son tolto diverse soddisfazioni, risultati di cui vado fiero e che mi sono stati riconosciuti dalla piazza. Le storie nascono e finiscono. Attualmente mi sto aggiornando e ho ricevuto diverse offerte, ma non facevano per me. Preferisco aspettare l’offerta giusta e allenare nelle migliori condizioni, non ho fretta. Una cosa è certa, allenare mi piace…”.