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Italia, Ventura: “Siamo comunque convinti di qualificarci”

Basta passi falsi. E così, dopo la sconfitta del Bernabeu contro la Spagna, l’Italia è chiamata a vincere e fare almeno 7 punti nelle ultime tre partite. Ventura intanto riparte dal 4-2-4 e punta a Israele: “Apocalittica? Quando è uscito il girone sapevamo che con la Spagna c’era la possibilità di non accedere direttamente ai playoff. Siamo comunque convinti di qualificarci. In caso contrario sarebbe una cosa gravissima, ma adesso dobbiamo concentrarci su Israele“. Queste le parole del ct durante la conferenza stampa alla vigilia della partita, in risposta anche a quelle precedenti di Tavecchio. C’è da fare bottino pieno non solo per confermare il secondo posto nel gruppo ma anche per non scendere nel ranking FIFA, rischiando così di essere estromessi dalle teste di serie dello spareggio che – con ogni probabilità – sarà necessario per entrare a Russia 2018.

“Partita con Israele? Dobbiamo tornare dove eravamo rimasti, perchè venivamo da parecchie vittorie di fila. Sabato abbiamo incontrato una squadra fortissima, con Israele abbiamo la possibilitá di centrare l’ingresso al playoff”. E le critiche? “Chi fa questo lavoro sa che le critiche ci sono, bisogna saperle accettare. Cambiare modulo domani? Abbiamo fatto 6 in un modo e nelle ultime partite abbiamo giocato in maniera diversa. Abbiamo la possibilità di adattarci agli avversari“. E il modulo? “Il 4-2-4 solo con squadre più deboli? In linea di massima sì. La Spagna mi ha insegnato tante cose. Resta il fatto che non mi fisserei con il modulo: abbiamo la possibilitá di giocare in maniera diversa. Il percorso che abbiamo iniziato prevede una crescita che prevede un confronto con i calciatori. La sconfitta non cambia i nostri piani”. Se vinceremo contro Israele, il secondo posto sarà praticamente sicuro. Prendiamo atto delle difficoltà che ci sono state in Spagna e andiamo avanti. L’importante è lottare per la qualificazione, non dobbiamo pensare ad altro“.

Da un gruppo a un singolo, Insigne. Con la numero 10: “Che cosa significa il 10 ad Insigne? Non vorrei togliere enfasi, credo sia un desiderio di Insigne, ed è stato lui a chiedere a Verratti di cederglielo“. “La qualitá chi ce l’ha ce l’ha, gli altri lavorano per averla. In 20 giorni non si acquisisce. Ma tutti possono aspirare a migliorare. Quando è iniziata la mia avventura abbiamo faticato con la Francia, a distanza di mesi siamo migliorati molto. Se incontrassimo la Spagna al Mondiale sarebbe una partita molto diversa. Non temo di non qualificarmi al Mondiale. Ma le parole non contano, servono i fatti. Se il gruppo sta dando il massimo? Il gruppo sta facendo meglio di quanto mi aspettassi. E la partita va preparata e studiata. L’ultima volta che li abbiamo incontrati ci hanno fatto soffrire“.

Le parole di Buffon

“Ogni partita ha un significato diverso ma le dinamiche sono le stesse. Penso che la partita del singolo puó cambiare ma la partita in sè rimame una partita di calcio. Siamo una squadra ferita, non ci è uscita la prestazione che volevamo. Dobbiamo dare dei segnali di continuità e risveglio. In Nazionale, quando le partite vanno male, c’è un eccesso di critiche. Ma non c’è nulla di nuovo. E’ quello che ci aspettavamo dopo lo 0-3”.