Italia, Sportiello: “Mi rivedo in Toldo, l’idolo era Rossi. Pronto per una big, spero negli Europei”
La convocazione, le speranze europee, l’azzurro. Emozioni che si rinnovano, occhi concentrati sul presente. A Coverciano c’è anche Marco Sportiello, portiere dell’Atalanta che in questo stage si gioca le sue carte per convincere Conte a portarlo con la Nazionale in Francia. Ecco le sue parole:
Sullo stile in porta: “Credo di essere uno dei meno composti in Serie A”.
Sul primo giorno con Conte: “Io lavoro con Spinelli, ma guardando da fuori vedo la rabbia che ci mette ed il suo entusiasmo mi ha colpito parecchio”.
Sul ruolo da riserva in Francia: “E’ stato un grande risultato essere qui in questi giorni, l’importante è far parte di questo gruppo. Poi deciderà Conte”.
Su Reja e il futuro: “Reja è un grandissimo allenatore, ha fatto tanto per l’Atalanta e spero che continui a farlo. Poi starà alla società… E’ il mio secondo anno da titolare, so che devo ancora crescere molto. Devo fare ancora tanta esperienza, ma penso di essere maturo per una piazza più importante. Ora sono qui e voglio giocarmi le mie carte per l’Europeo”.
Sui paragoni come caratteristiche: “Mi piace molto Toldo, mi ispiro a lui”.
Sull’azzurro: “Siamo io, Mirante e Marchetti a giocarci un posto. Io cerco di giocarmi le mie carte in questi giorni, voglio imparare il più possibile da loro. Io ci devo credere e ci spero”.
Sulle chance di andare in Francia: “25%”.
Sui portieri stranieri: “C’è un’ottima scuola italiana, non so perché si punti sui portieri stranieri. Il Milan ha avuto il coraggio di lanciare Donnarumma ed è un bel messaggio per noi portieri italiani”.
Sugli idoli: “Da milanista ho sempre detto Sebastiano Rossi”.