Italia, Comuzzo: “Chiellini idolo, ma voglio imparare da Bastoni”
Le dichiarazioni di Pietro Comuzzo e Nicolò Savona in conferenza stampa. Per loro prima chiamata con l’Italia
Luciano Spalletti, per la sosta di novembre, ha convocato nei ventitré uomini scelti tre calciatori all’esordio in azzurro: Rovella, Comuzzo e Savona. Il difensore della Fiorentina e il terzino della Juventus sono intervenuti in conferenza stampa.
La conferenza stampa di Comuzzo
Prima volta in Nazionale maggiore per Pietro Comuzzo, che però rimane con i piedi per terra e la mente già proiettata al campo. “Quando un bambino inizia a giocare a calcio e vede la Nazionale in TV il sogno è quello, essere con loro. Varcare queste porte è il sogno più grande che potessi raggiungere. Non ho festeggiato, ho parlato con la mia famiglia ma nessuna festa“.
“Non voglio limitarmi, però, voglio diventare concreto e migliorare dal punto di vista tecnico e nella fase di costruzione. Voglio apprendere da calciatori come Bastoni e Calafiori: voglio diventare un difensore completo cercando di limitare le mie pecche maggiori“.
Al primo giorno di ritiro, Spalletti ha elogiato la capacità di concentrazione del classe 2005. Ecco la sua risposta in merito. “Sicuramente è una mia qualità, per come sono stato educato è una cosa su cui punto molto. Quando si va in campo è la testa a fare la differenza, per un difensore ancora di più“.
“Per me l’inno di Mameli è il più bello del mondo, ti fa capire l’importanza e la bellezza di questo paese. Cantarlo sul campo è la cosa più bella che potessi immaginare. Il mio idolo è Chiellini, Palladino invece mi dà consigli sul campo e su come migliorare. La cosa bella del gruppo Fiorentina è proprio il gruppo, se siamo lì è perché ce lo stiamo meritando e lottiamo insieme“.
La conferenza stampa di Savona
A parlare subito dopo, è stato il terzino della Juventus classe 2003 Nicolò Savona. Queste le sue dichiarazioni. “Chiellini? Mi ha dato parecchi consigli. Quello più grande è di mantenere sempre la stessa umiltà e lavorare duramente ogni giorno per raggiungere gli obiettivi prefissati“.
Nato e cresciuto in Valle d’Aosta, il primo sport di Savona non è stato il calcio. “Ho la casa sulle piste da sci, da piccolo ho fatto diverse gare. Poi a dieci anni ho dovuto scegliere tra calcio e sci e ho scelto il calcio, anche perché lo sci non mi piaceva particolarmente. Gareggiavo nello slalom“.
Poi anche una breve parentesi sulla Juventus e sul percorso finora. “Motta parla molto con noi ragazzi, a tutta la squadra. Sicuramente si sta focalizzando sull’atteggiamento di ogni singolo ragazzo, al mister piace vederci allegri negli allenamenti e stiamo cercando di portare un ambiente sereno nello spogliatoio. Mi sta dando parecchio spazio e cercherò di ripagarlo al meglio“.
“Ho ricevuto parecchi messaggi, è una cosa più unica che rara la convocazione. Il difficile deve arrivare, so che devo mantenere la stessa umiltà. Dedizione e costanza sono le qualità con le quali sono arrivato fin qui e non le dovrò mai smarrire. Cercherò di restare così come sono“.