Italia, Mancini: “Con l’Olanda quattro o cinque cambi”
Alcuni tamponi ancora da processare, poi l’esito: El Shaarawy positivo. Era dovuto a questo lo slittamento della conferenza di Roberto Mancini, che in sala stampa ha presentato la gara di domani contro l’Olanda in Nations League. Ha iniziato subito con una conferma il ct: “Domani gioca Immobile”.
Poi un’altra indicazione di formazione: "Ci sarà Chiellini, ci saranno 4-5 cambi rispetto alla partita contro la Polonia. La formazione? Dopo i tamponi… Speriamo che El Shaarawy sia un falso positivo… Bergamo? Ci sarebbe piaciuto essere qui anche con la gente, con una situazione perfetta, già a posto. Non lo è ma ci fa piacere essere qua".
"Nessuno può metterci in soggezione"
Il ct azzurro ha parlato dell’Olanda: "Nessuno può metterci in soggezione, ma abbiamo rispetto per tutte le squadre che affrontiamo perché a questo livello sono tutte gare difficili. Affrontiamo una squadra forte con giocatori giovani e che migliora di partita in partita, sarà una bella sfida, quando si affrontano due nazionali di questo livello sono sempre partite dure.
“Loro con la Bosnia hanno avuto supremazia territoriale e più occasioni da gol, così come noi contro la Polonia, non hanno segnato ma la Bosnia si difende sempre con molti giocatori. L'Olanda fa sempre un calcio spumeggiante e offensivo, ma anche noi stiamo facendo bene, speriamo di fare di più rispetto all'andata e magari di fare più gol".
"Chiunque può scoprirsi positivo"
Mancini risponde poi a chi gli domanda se non fosse stato meglio programmare la stagione in modo diverso: “Non lo so, per quel che riguarda la Nazionale… già le partite sono tante rispetto a quelle di vent'anni fa. Noi ci troviamo una volta ogni tanto, si potevano eliminare due amichevoli. Questo forse, insomma. Chi decide ha motivi giusti per farlo".
"Chiunque può trovarsi positivo, anche i calciatori con bambini piccoli che vanno a scuola e tornano. I ragazzi fanno attenzione, ma potrebbe accadere. Qualcuno a novembre potrebbe non venire, spero di no e che possano venire e fare quel che capita ora", ha concluso Mancini.