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Southgate: “È il nostro momento. L’Italia ha grande qualità, ma siamo pronti”

Le parole del CT inglese alla vigilia di Italia-Inghilterra, finale di Euro 2020

Nel ’96 in semifinale sbagliò proprio a Wembley il rigore decisivo contro la Germania. 25 anni dopo, Gareth Southgate ha la chance di chiudere un cerchio. 

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Siamo pronti, siamo tatticamente preparati. Sono abituati a giocare queste gare e siamo pronti per la partita. Vogliamo fare qualcosa di importante, qualcosa di unico. Questo è il nostro momento, quel che è successo in passato non è importante. Abbiamo rispetto per il passato ma ora conta il presente”

“A Wembley grande atmosfera. Vogliamo tornare con la Coppa”

Il passato, sì, perché la sua Inghilterra ha inseguito a lungo un trofeo, che manca dal 1966. Presente oggi come allora è la Regina Elisabetta, che ha voluto fare i propri auguri alla propria Nazionale. “È stato bello ricevere una lettera dalla Regina e dal Primo Ministro, è una riconoscenza per noi. Gli abitanti dei paesi intorni a St George’s Park si sono ritrovati per accoglierci, ci ha fatto capire cosa stia succedendo fuori dalla bolla”. 

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L’Inghilterra ci crede, dunque, al ritmo del coro “Football Is Coming Home”: un vero e proprio slogan tra i tifosi, che Southgate, però, ha evitato a lungo dopo Euro ’96. Non l’ho voluto sentire per 15 anni perché mi faceva male. Però è humor inglese, niente di offensivo o di arrogante. Devi conoscere l’inglese e la nostra storia per apprezzarlo. C’è una grande atmosfera al nuovo Wembley  ha proseguito il CT – è dove abbiamo iniziato tutti qualche anno fa: dà un’energia incredibile, ai ragazzi, ci aiuta molto. Vogliamo tornare a casa con la Coppa in mano”   

“L’Italia ha qualità, ma abbiamo già affrontato grandi giocatori”

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Southgate ha commentato anche il comportamento dei tifosi inglesi, che hanno fischiato l’inno danese in occasione della semifinale. Un episdio che il CT non vuole si ripeta: “Credo che non intimidisca gli italiani, è importante che non fischino l’inno. Si faranno sentire durante la partita”.

Di fronte a sé, l’Inghilterra troverà l’Italia: da Chiesa ai centrocampisti, i pericoli sono diversi: “Quando alleni una squadra guardi tutto e devi decidere le informazioni più importanti per i tuoi e sugli altri. Devi adattarti ai tuoi punti di forza e puntare sulle loro debolezze. L’Italia ha un tecnico d’esperienza, giocatori di qualità e un record pazzesco”. 

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Grande rispetto, dunque, ma niente paura: “I nostri ragazzi hanno già giocato contro Kroos, Modric e non solo e lo abbiamo fatto nel modo giusto. Abbiamo il nostro gioco, i nostri punti di forza: è il bello del calcio, ogni Nazionale ha i suoi punti di forza”.

Merito suo e del percorso iniziato 5 anni fa, ma non solo: Ogni allenatore ha un grande staff alle spalle e io senza il mio non avrei fatto questo. Senza di loro, senza il loro supporto, senza le loro informazioni, non sarei qui. E ovviamente ho ottimi giocatori, in campo vanno loro, e sono motivati e un gruppo unico”. 

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Si avvicina dunque il grande evento: l’Inghilterra si farà trovare pronta. “In finale la chiave è non performare peggio che nelle gare precedenti. Dobbiamo fare quel che facciamo sempre, i ragazzi lo sanno. L’inesperienza? Ci sono benefit ad avere esperienza a questi livelli, altri ad essere giovani e nuovi”.