Da Wembley a Wembley, come è cambiata l’Italia
Sono passati due anni dalla finale vinta contro l’Inghilterra a Wembley, martedì sera si ritorna in quello stadio. Come è cambiata la Nazionale
Da Wembley a Wembley, due anni dopo. Martedì sera l’Italia torna nello stadio dove ha vinto Euro 2020, con l’obiettivo di conquistare punti importanti per la qualificazione al prossimo Europeo. L’avversario è ancora una volta l’Inghilterra, già affrontata anche in Nations League e nella gara di andata. Due anni dopo, stadio e avversario non sono cambiati, la Nazionale Azzzurra, invece, ha subìto diversi cambiamenti.
Il primo cambiamento, il più grande, è chiaramente in panchina. Roberto Mancini non è più il CT Azzurro e al suo posto c’è Luciano Spalletti. Dopo aver vinto lo scudetto con il Napoli, l’allenatore toscano è diventato il Commissario Tecnico della Nazionale a partire da settembre 2023.
La nuova Italia di Spalletti: tra certezze e novità
Cambiato il CT, ma non il modulo: anche con Spalletti la Nazionale Azzurra scende in campo con il 4-3-3. A difendere la porta dell’Italia c’è ancora Gianluigi Donnarumma, eroe indiscusso della finale di due anni. Davanti a lui, però, molto è cambiato.
La storica coppia di centrali Bonucci-Chiellini non c’è più e al loro posto Spalletti sta ripartendo dai giovani. La certezza è Alessandro Bastoni, con il difensore dell’Inter il CT ha finora alternato Gianluca Mancini e il classe 2003 Giorgio Scalvini. Rimanendo in difesa, Giovanni Di Lorenzo è ancora il proprietario della fascia destra, mentra a sinistra Federico Dimarco ha preso il posto di Spinazzola.
Anche a centrocampo c’è un mix di novità e conferme. Jorginho e Verratti non sono ancora stati convocati da Spalletti, mentre Barella è ancora un punto di riferimento della Nazionale. Come regista il nuovo CT ha alternato il romanista Cristante e lo juventino Locatelli. Per completare il centrocampo, Spalletti può contare su diverse alternative: Frattesi, Pellegrini, Tonali e il ritrovato Bonaventura, il Bellingham italiano.
Anche in attacco, infine, Spalletti è ripartito da alcune certezze, a cui ha aggiunto alcune novità. Ciro Immobile e Raspadori hanno fin qui giocato nel ruolo di punta centrale, ma il nuovo CT ha convocato anche Retegui e Scamacca, che spera di rilanciare. Sulle fasce, invece, Lorenzo Insigne non è più stato convocato. Non mancano, però, le alternative: Chiesa, Berardi, Zaccagni, Orsolini, Zaniolo e Politano sono gli esterni fin qui provati da Spalletti. A questi, si aggiunge Moise Kean, che può giocare anche da prima punta.