Torna a parlare Oleksandr Zinchenko, difensore ucraino del Manchester City. Al The Guardian il terzino classe '96 originario di Radomyshl, città non molto lontana da Kiev, ha nuovamente parlato delle proprie sensazioni riguardo al conflitto tra Russia e Ucraina.
"Odio sempre di più le persone che hanno invaso la nostra terra. Non smetterò di parlarne, perché il mondo intero deve conoscere la verità. Chi tace sostiene queste atrocità", ha detto Zinchenko.
Zinchenko: "Bisogna parlare ogni giorno della guerra"
Il terzino del Manchester City ha commentato anche il comportamento di molti suoi connazionali in patria, lodandone il coraggio: "Nessuno vuole andarsene Gli uomini sono andati a combattere, stanno difendendo la loro terra e io sono orgoglioso di loro".
Sulle sue sensazioni: "Non riesco a non pensare nemmeno un minuto a ciò che sta accadendo. Sono passate più di sette settimane e puoi vedere alcune persone che cominciano ad abituarsi alle atrocità che stanno accadendo nel mio paese. Non è possibile. Bisogna parlare ogni giorno di quanto avviene".
Zinchenko: "Ringrazio Guardiola e il Manchester City per il sostegno"
Zinchenko ha parlato pure dei numerosi rapporti persi con molte persone in Ucraina: "Ho amici lì, ma ora si sono ridotta quasi a nulla. Sono così deluso. I ragazzi che conosco mi hanno chiamato non appena è avvenuta l'invasione, mi hanno scritto 'Mi dispiace tanto Alex, ma non possiamo fare nulla'. Certo che puoi. Se rimani in silenzio significa che sostieni ciò che sta accadendo in Ucraina. E' un peccato che non dicano nulla".
Infine, Zinchenko ha voluto ringraziare Guardiola e i compagni di squadra al Manchester City per avergli concesso la fascia da capitano nella prima gara dopo l'inizio della guerra: "Avevo gli occhi pieni di lacrime, davanti a quel sostegno ancora più forte ho sentito l'orgoglio di essere ucraino".