“Quel che conta a fine partita è che la tua squadra abbia segnato un gol in più degli avversari”. Lo diceva a inizio carriera, lo ripete fieramente ancora oggi. Zdenek Zeman guarda da casa la nuova stagione di Serie A, “in attesa che qualcuno mi chiami, a patto però che ci sia veramente voglia di portare avanti un progetto serio”. Intervistato dal Corriere dello Sport, l’ex allenatore di Roma, Lazio, Lecce e Cagliari ha commentato le prime due giornate di campionato, ricchissime di gol e - inevitabilmente - di emozioni.
“Quest’anno non ci dovremmo annoiare, le squadre di Serie A stanno timidamente provando ad esprimere un bel gioco, a palleggiare e far divertire i tifosi. È la chiave giusta per regalare emozioni, anche se i meccanismi delle varie formazioni non sono ancora abbastanza fluidi e le difese si devono ancora sistemare come si deve. Troppi gol subiti? È vero, ma ci sono stati tantissimi errori individuali, così come pure alcune incertezze arbitrali”
“La Juventus ha una rosa tale che potrebbe riuscire ancora una volta a staccare le dirette concorrenti ma ho la sensazione che già dalle prossime giornate capiremo se sarà così o meno. Nella Juventus delle prime due uscite stagionali c’è davvero di poco di quanto Sarri aveva fatto vedere al Napoli; la sua filosofia è già da sé complessa e pretendere di vederla in campo nonostante la lunga assenza dell’allenatore è utopia. Servirà che Sarri torni operativo al 100%, poi qualche altra settimana di attesa. Solo dopo di ciò potremo vedere la sua creatura”
“Le altre? Chi ha cambiato allenatore deve ancora aspettare qualche settimana prima di mettere in pratica tutto ciò che Giampaolo, Fonseca e gli altri desiderano. Lo stesso vale in realtà anche per l’Inter di Conte, che per il momento ha solo perso Icardi, nulla di più. E uno come lui fa sempre comodo... Chi è già avanti? La Lazio, senza ombra di dubbio: hanno cambiato poco, l’allenatore è sempre lo stesso, c’è tanta qualità e una buona condizione: nelle prime due giornate hanno già giocato a ritmi alti”
“Capocannoniere della Serie A 2019-2020? Dico Ronaldo. Se fa ciò che sa fare, arriva a quota 40. Altrimenti, magari qualcuno in meno...”
L'intervista completa è sul Corriere dello Sport oggi in edicola