Tra le sue tante qualità, Maurizio Zamparini aveva fiuto per i giovani talenti. Giocatori esperti e giovani in rampa di lancio, un mix che tanto piaceva all'imprenditore friulano, scomparso nella notte. Li coccolava, li trattava come dei figli e, soprattutto, li valorizzava. Palermo, infatti, era diventata una rampa di lancio per i giovani che hanno poi conquistato le grandi piazze europee.
SCORRI LA GALLERY
ALVARO RECOBA - Tutto parte da Venezia. "El chino" aveva 23 anni e nel precedente anno e mezzo aveva trovato poco spazio all'Inter, sua prima tappa europea. A gennaio 1999 il Venezia decise di puntare su di lui, in prestito, nell'anno del ritorno in Serie A. In totale 19 presenze e 10 gol per Recoba. "Le mie giocate lo fecero innamorare, tanto da regalarmi un orologio dopo un gol al Perugia - raccontò l'uruguaiano - La settimana dopo segnai anche all’Udinese e su invito di Zamparini stesso, andai in uno dei suoi negozi e presi un televisore che lasciò di stucco perfino lui". Recoba tornò poi all'Inter e il resto è storia.