Dopo la fine dell'esperienza sulla panchina del Cagliari, nelle quali ha collezionato tre vittorie e quattro pareggi in 13 partite, Wallter Zenga è tornato a parlare: "Un allenatore che invidio? D’istinto dico Di Francesco: è al mio posto a Cagliari dove meritavo di continuare, ma lasciamo stare... Se ci penso, dico De Zerbi, ed è invidia sana. È sempre sul pezzo, ha strutture, possibilità di continuità nel lavoro e una fantastica fortuna: un club che non fa drammi se una volta prende quattro gol". Ha dichiarato il 60enne ex allenatore di Venezia e Crotone a La Gazzetta dello Sport.
Stati Uniti, Romania, Turchia e Serbia prima di avere l'opportunità in Serie A al Catania nel 2008. Tanta gavetta, al contrario di Pirlo. "Sicuramente non sono stato uno di quelli che ha detto: “Ah, che scandalo, allena subito la Juve”. Chi se ne frega se non ha mai allenato: inizierà. Avrà chi lo aiuterà in campo, una società che lo sosterrà, la capacità intellettuale di saper gestire le situazioni. Mi sarebbe piaciuto fare la stessa cosa all’Inter, ma non è successo...".
Nerazzurri che dopo la conferma di Conte si candidano ad essere la principale antagonista della Juventus per lo scudetto. "Le sue esternazioni sono sempre mirate, ma in positivo. Mi sento di dire solo una cosa: dovrebbe smussare un po’ i suoi toni. Il popolo interista lo segue, c’è grande entusiasmo: è sulla strada giusta per vincere. Anche se ripartire senza i propri tifosi per l’Inter sarà un handicap anche più che per gli altri".
L'intervista completa nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport