Campioni del Mondo nel 2010 in Sudafrica, avversari nel 2019. In Giappone. Sembra una vita fa quando David Villa, Andrés Iniesta e Fernando Torres alzavano al cielo la prima Coppa del Mondo della Spagna. L'aveva decisa proprio Don Andrés a 4' dalla fine dei supplementari, con la staffetta tra Villa e il Niño.
Oggi sono tutti e tre lì, nella J-League (prima divisione giapponese). E stamattina si sono ritrovati contro. Amici-nemici: da una parte il Vissel Kobe di Iniesta e Villa (più Podolski), dall'altra il Sagan Tosu di Torres. In panchina due allenatori spagnoli, neanche a farlo a posta. Risultato? 1-0. Marcatore: David Villa. Dopo un rimpallo si è ritrovato da solo davanti al portiere avversario. E da lì uno come lui non sbaglia mai: piattone destro, primo gol con la nuova maglia.
Ieri aveva mandato un messaggio tramite social all'amico/avversario: "Preferirei averti al mio fianco come ai vecchi tempi, ma sarà un piacere incontrarci di nuovo in un campo da calcio". Vecchi ricordi di una Spagna che fu. Abbracci e sorrisi. Campioni.
Stavolta però a festeggiare è stato solo Villa. Proprio lui, l'ultimo arrivato in Giappone. Sbarcato nel dicembre scorso, ha trovato il primo centro alla seconda presenza. Con Iniesta si capiscono a meraviglia, basta uno sguardo e sanno già cosa fare. Questione di amicizia e complicità. Tanti anni insieme tra nazionale spagnola e Barcellona.
Ora di nuovo compagni in Giappone. Loro da una parte, Torres dall'altra. Campioni del Mondo contro. Il Giappone osserva e applaude.