Due punti nelle ultime tre gare (compresa la sconfitta nello scontro diretto contro l'Inter) e ora il Verona, contro cui la Juventus è chiamata a reagire e trovare subito la vittoria per non perdere troppo terreno in classifica dai nerazzurri (ora a +7). Nella conferenza stampa di vigilia, Massimiliano Allegri ha spiegato il momento della squadra e come ha vissuto la settimana al lavoro in allenamento. Vietato sottovalutare il Verona, con l'allenatore livornese che riavrà a disposizione Vlahovic dopo l'infortunio.
Le parole di Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia di Verona-Juventus
Massimiliano Allegri ha iniziato presentando la gara contro il Verona: "Non è un bel momento, soprattutto perché abbiamo fatto un punto in due partite in casa. La trasferta di Verona è sempre complicata perché andremo a giocare in un campo difficile. Baroni sta facendo un ottimo lavoro nelle condizioni in cui si trova a lavorare. Dovremo avere un atteggiamento migliore, non tanto a livello di prestazione ma di attenzione ai dettagli. Strigliate non servono".
Su un possibile cambio modulo, ha spiegato: "Continueremo così perché non sono tre risultati negativi a cambaire l'andamento della stagione. Non c'è bisogno di cambiare, le prestazioni non sono state brutte ma vanno in linea con quella che è stata la Juventus fino a oggi. Abbiamo pagato nei dettagli, non possiamo permetterci di prendere gol dall'Udinese su palla inattiva. Stiamo lavorando tutti i giorni per avere più giocatori offensivi, ma poi c'è anche l'equilibrio di squadra e le condizioni dei giocatori. Il calcio non è un'equazione matematica".
Sul recupero di Vlahovic e Chiesa: "Federico sta trovando una condizione migliore e sarà importante per il finale di stagione. Domani rientrerà Vlahovic e avrò 4 attaccanti. Dovrà decidere e indipendentemente da chi scenderà in campo dal primo minuto sarà l'atteggiamento a dover cambiare".
Sul momento della squadre e l'assenza di trofei: "Non è frustrante. Sono stato fortunato a vincerne tanti grazie a squadre importanti. La Juventus non vince da due anni un trofeo, è vero, ma abbiamo ancora la Coppa Italia in ballo. Non ci hanno fatto giocare la Champions non per demeriti nostri e non succedeva dal 2011 per meriti sportivi, mentre ci sono state squadre che sono state anche 6/7 anni senza giocarla. Qui si è abituati a vincere trofei ma ci sono anche gli avversari. Ora momentaneamente non ci siamo e dobbiamo tornare a parteciparvi il prima possibile".
Sul futuro della rosa: "Bisogna fare un passo alla volta, cerchiamo di finire al meglio questa annata facendo tesoro di quello che abbiamo buttato nelle ultime tre partite. La Juve ha una rosa con tanti giocatori giovani che quest'anno hanno fatto esperienza e ha dei dirigenti che faranno di tutto per rinforzarla visto che ci potranno essere molte più gare".
Sul suo futuro: "Ho ancora un anno di contratto e stiamo lavorando bene quest'anno. L'importante è arrivare nel migliore dei modi in fondo".
Sulla reazione dopo gli ultimi risultati: "In questi momenti, più parliamo e meno facciamo. Fare risultato domani è molto più impegnativo rispetto ad altre volte perché veniamo da un momento negativo. Servirà correre più degli altri perché poi abbiamo delle ottime qualità tecniche per portare a casa la gara".
Sui nuovi arrivi Alcaraz e Djalo: "Alcaraz sta crescendo e ha una capacità di apprendimento molto veloce. Sono molto contento di quello che sta facendo. Djalo viene da un infortunio e ha ripreso a lavorare con la squadra. Magari sarà utile per le prossime partite".