I playout contro la Salernitana raddrizzati con il gol di Modolo, poi l’espulsione di Minala che sembrava facilitare ancora di più la salvezza, quindi l’ennesima doccia gelata sulla stagione del Venezia. Finale thrilling al Penzo, la squadra di Cosmi retrocede in Serie C solo dopo i calci di rigore. “Abbiamo creato tanto”, le parole dell’allenatore del Venezia nel post partita.
“Oggi siamo riusciti ad andare in vantaggio e ad avere la superiorità numerica. È facile a posteriori dire che avremmo dovuto sfruttarla meglio”, continua Cosmi. “Più che i rigori ci ha penalizzato il fatto che la Salernitana giocasse per andarci, un’eventualità che noi abbiamo percepito come penalizzante”.
Il Venezia retrocede comunque tra gli applausi del suo pubblico. “A livello di dramma sportivo abbiamo accontentato tutti. Chi voleva il sangue l’ha avuto, fino a due gare di playout decise ai rigori a metà giugno”. Il riferimento alle decisioni prese dal tribunale sportivo nell’ultimo mese non è affatto velato. “Amarezza? Ho il vomito. Ciò che più mi fa male è vedere dei bravi ragazzi singhiozzare nello spogliatoio in un contesto che non meritavamo di vivere. Loro sono stati eroici a resettare tutto e a dare quello che hanno dato in queste due partite: hanno sorpreso anche me. Poi ci sarà qualcuno che se la prenderà con Bentivoglio, Coppolaro, con i gol che abbiamo sbagliato. Ma non meritivamo di giocare questi playout né di perderli”.
“Io ho aspettato fin troppo per andare a casa”, conclude Cosmi alzando la voce. “Al primo che mi rimprovera questa retrocessione sputo in faccia. E chi lo scrive, lo vado a cercare. Voglio che qualcuno mi dica perché sono stati giocati questi playout. Ma non mi aspetto che ci sia. Il dramma sportivo è arrivato attraverso questi scempi. C’è troppa gente che non perde mai. E a me quelli che non perdono mai danno fastidio”.