10 e fiducia, il talento di Pierini guida il Venezia
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Data: 28/08/2023 -

10 e fiducia, il talento di Pierini guida il Venezia

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3 gol nelle prime 2 partite, il classe ‘98 è protagonista. Ripartire per affermarsi, la sua storia
3 gol nelle prime 2 partite, il classe ‘98 è protagonista. Ripartire per affermarsi, la sua storia

È il fascino dei numeri 10. Una visione diversa dagli altri, nella testa e nei piedi, qualità e tecnica e un velo celato di malinconia. Una ricerca costante della piena maturità, perché quello che è stato diventi superi quello che sarebbe potuto essere. E sulle sponde della laguna veneta, Nicholas Pierini quella maturità sembra averla raggiunta. Una storia travagliata, fatta di rivincite come risposte a delusioni e difficoltà. La storia di una fiducia ritrovata. Perché a volte è proprio quella fiducia a fare la differenza. Da parte di chi ti circonda e quella in se stessi. 

 

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E l’inizio di questo campionato sembra andare in quella direzione. La consapevolezza della propria forza e la voglia di responsabilità nei confronti di un gruppo. Lo dicono i 3 gol in 2 partite e le prestazioni mostrate in campo. Perché a volte bisogna saper attendere. Attendere l’ambiente e i cambiamenti giusti. Attendere il tempo giusto. L’eredità del papà e gli inizi in terra spagnola, l’arrivo in Italia e l’oscillare tra picchi di classe e intervalli difficili: ora sembra essere arrivato il suo momento, il momento del 10. I sogni del Venezia sono scanditi anche dalle giocate di Nicholas Pierini. 

 

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La ricerca della continuità 

Un figlio d’arte, Nicholas Pierini. Una carriera, quella del papà Alessandro, divisa tra Italia e Spagna. Ed è dalla Spagna con la maglia del Cordoba che parte anche quella del classe ‘98. Un calcio affine alla sue caratteristiche: “Ho potuto conoscere un calcio molto diverso. Negli allenamenti non c’era quasi mai corsa senza palla, tutto molto tecnico, il classico tiki taka. In Italia è un lavoro molto più fisico e tattico. Con il senno di poi forse sarei rimasto in Spagna”, aveva raccontato in un’intervista a La Casa di C. 

 

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Inizia una storia fatta di traguardi raggiunti e rallentamenti non voluti. La prima esperienza in Italia è con il Parma. Nell’estate del 2015 il club fallisce, si riparte da zero. “Tutti i miei ex compagni del Parma andarono al Sassuolo con il direttore Francesco Palmieri. Io dovevo firmare con l’Empoli ma sono andato via da lì lo stesso giorno in cui sono arrivato”. 19 gol e 5 assist e la chiamata in prima squadra di Di Francesco. L’esordio arriva la stagione successiva (2017/18) con Bucchi, tre le presenze totali in A. 

Una Serie A solo accarezzata. Le tre stagioni successive sono segnate da continui prestiti tra B e C: nel 2018-2019 allo Spezia, nel 2019-2020 al Cosenza e nel 2020-2021 all’Ascoli e poi al Modena. Sfiducia e discontinuità offuscano il talento di Nicholas. La necessità di ripartire da zero, un’altra volta.

 

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Ripartire 

La capacità di dire addio, a volte, rappresenta l’unica soluzione. Perché dentro una fine si trova, per sua stessa natura, l’opportunità di un nuovo inizio. In quella pagina girata nasce il cambiamento. Il cambiamento per Nicholas porta i colori bianconeri del Cesena: il 31 agosto 2021, il Sassuolo lo cede a titolo definitivo. Si riparte. Una fiducia da ricostruire, un talento da affermare. Protagonista del proprio destino. Le difficoltà a inizio stagione, un posto da titolare conquistata con il tempo: "Ero fuori allenamento, non riuscivo a dare il meglio - raccontava -. Parlando con l’allenatore (William Viali, ndr) ho poi ritrovato quello stimolo e quella fiducia in me stesso”. 

Già, la fiducia. E un 10 sulla schiena. In estate la chiamata da Venezia, si torna in Serie B. Una stagione, la scorsa, fatta di alti e bassi. Quella della squadra, protagonista di una grande risalita dopo un inizio pieno di difficoltà. Quella di Pierini, che non trova continuità. Ma Nicholas lo sa, a volte serve attendere. Nel lavoro e nel tempo si costruiscono le basi di (un’altra) ripartenza. 

Motivazione e concretezza come direttrici di questa nuova stagione. La doppietta al Como all’esordio, il gol contro il Cosenza alla seconda giornata: Pierini trascina un Venezia che vuole diventare grande. Ambizioni comuni. E il 10 rimesso sulle spalle. Come se il talento fosse in qualche modo legato in modo indissolubile a quel numero. Unico numero capace di esserne la fedele espressione. 10 e fiducia, Pierini è ripartito. Di nuovo.

A cura di Nicolò Franceschin



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