Spiovente in area del Venezia: la difesa libera, la palla non si vede più. Silenzio. 10-15 secondi. Poi le urla. Gol del Venezia in contropiede: "Sì, ma chi ha segnato?" La panchina arancioneroverde esplode (è il 2-0 contro l'Empoli capolista), parte la musica dagli altoparlanti. Ma nemmeno lo speaker può annunciare il marcatore: troppa nebbia allo stadio Penzo.
E' il 58', poco dopo l'arbitro Valeri chiama a sé i capitani delle due squadre: "Non si riesce a vedere da una porta all'altra". Gara sospesa al 61'. Inevitabile. La situazione era ancora alla portata nel primo tempo, con Fiordilino a portare in vantaggio la squadra di Zanetti. Poi l'umidità è salita ancora, un fitto banco è calato sopra Sant'Elena e non si è più diradato. Il cambio di pallone (dal bianco al giallo fluo) non ha migliorato le cose. Anche se in campo tutto è filato liscio fino allo stop.
In tribuna invece, la partita era già finita da un pezzo. Le voci correvano più delle immagini. Come quella del raddoppio arancioneroverde. "Johnsen, primo gol di Johnsen in B!", i social del Venezia sembrano lanciare la notizia. "Ma no è stato Forte, i compagni sono corsi ad abbracciare lui", non si arrende chi continua a fare affidamento sui propri occhi. Incertezza meravigliosa, nell'era del 4.0.
L'apice si è raggiunto con Venezia ed Empoli negli spogliatoi, in attesa di un ultimo sopralluogo sul campo. A decidere che non si può più giocare è niente meno che lo stadio Penzo: blackout totale dell'impianto elettrico. Mentre Valeri ufficializza il rinvio della gara (si ripartirà dal 61', squadre già in campo domenica 1 novembre alle 14), a Venezia cala il buio per una manciata di minuti. Ma di vedersi si era già smesso da un pezzo. Scherzetto da notte di Halloween, formato Serie B.