In vista della sfida contro il Bologna l'allenatore del Venezia Eusebio Di Francesco ha analizzato la partita in conferenza stampa.
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Venezia, le parole di Di Francesco
L'allenatore arancioneroverde ha iniziato analizzando la sconfitta contro il Lecce: "Non ho dormito. A Coverciano ci hanno insegnato la "regola delle tre C": coerenza, competenza e la terza la capite da soli (ride, n.d.r.). Ma non ci possiamo basare sulla fortuna. Questa squadra merita di avere maggiori soddisfazioni. Sono arrabbiato per quella che è stata la partita. Attorno a noi ci sono stati soprattutto commenti distruttivi. Un po' di preoccupazione nella vita serve sempre. Quando esco di casa mi sento spesso dire "mi raccomando", una frase che sentivo da mia madre. Ma condivido che serva l'elmetto, è una partita difficile, ma abbiamo dimostrato di poterci stare, di non essere di passaggio".
"A volte guardare quello che si mostra è importante- ha continuato -, anche se alla lunga i risultati sono importanti nel nostro campo. Non cerco alibi e non farei comunque una colpa ad una società che può fare delle scelte differenti, fa parte del gioco. In questo momento è l'ultimo dei miei pensieri. Penso a lavorare e cercare risultati".
Sulle condizioni degli infortunati: "In dubbio è Nicolussi Caviglia per un problemino, Anderson non ci sarà per un problema familiare, Zampano anche per un problema alla mano. Ci auguriamo di recuperarlo per la prossima. Dal punto di vista mentale ci siamo leccati le ferite, dopo una partita che ci ha visti soccombere come risultato, ma non come prestazione".
Chiosa finale sul Bologna: "Ha una rosa ampia, secondo me ha fatto una buona gara contro una squadra buona, con giocatori forti. Italiano lo conosco e vuole sempre una squadra propositiva, aggressiva, dove loro sono molto bravi a creare superiorità numerica sugli esterni per andare al tiro o al cross. Dovremo essere bravi ad invertire il trend ed i pronostici, dato che ovunque andiamo si dice che siamo sfavoriti".