Tre come i poker consecutivi in campionato per la Lazio, che al Franchi vince 4-0 contro la Fiorentina e si porta al terzo posto in classifica al pari di Udinese e Milan. Tre come i gol in quindici presenze in questo inizio di stagione per Matias Vecino. Il primo in campionato, il secondo in carriera da ex contro i viola, la squadra che nove anni fa lo aveva portato in Italia dal Nacional Montevideo, per poi cederlo in prestito prima al Cagliari e poi all’Empoli: in azzurro con Sarri c’era stata l’esplosione dell’uruguaiano, ora la rinascita in biancoceleste.
A Firenze, il classe 1991 è stato schierato mezzala sinistra al posto di Luis Alberto e all’11’ ha sbloccato il risultato con uno dei pezzi forti della casa, l’inserimento in area di rigore: un colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Zaccagni, con l’ex Verona che poi ha raddoppiato al 18’, mentre Luis Alberto e Immobile hanno segnato gli altri due gol nella ripresa, contro una Fiorentina che è uscita tra i fischi. Una rete festeggiata con l’abbraccio dei compagni, ma senza esultanza per rispetto della Curva Fiesole. Fisicità e abilità nel gioco aereo grazie ai suoi 187 cm sul centrosinistra, prima di spostarsi davanti alla difesa al posto di Marcos Antonio nel secondo tempo. Una posizione che ha imparato a conoscere proprio in maglia viola, con Paulo Sousa in panchina e accanto a Badelj.
Un gol importante per l’ex Inter, che entra nella cerchia ristretta dei 4 giocatori ad avere segnato in ciascuna delle ultime 10 stagioni di Serie A, insieme a Berardi, Bonaventura e Bonucci. “All’Inter con Conte ero tornato da un pesante infortunio e in una squadra così competitiva trovare posto è stato difficile. Poi quando è arrivato Inzaghi mi ha promesso un ruolo importante in squadra ma non è successo quel che aveva preventivato. Ora sto bene, Sarri che crede in me e mi stima tantissimo, questo mi spinge a fare meglio”, aveva dichiarato nelle scorse settimane l’uruguaiano.
Dal biancoceleste alla Celeste
Un inizio di campionato da protagonista. Perfettamente inserito nel gioco dell’allenatore toscano che restituisce un giocatore anche al Tornado Alonso in vista del Mondiale. In un reparto già ricco di qualità con Valverde, Bentancur e Torreira, il ct della Celeste avrà a disposizione un elemento duttile e con un buon feeling con il gol, cosa che non guasta mai, sperando che le cromature simili possano aiutare a confermarsi anche a livello internazionale.
