Su una cosa non si potrà mai obiettare, il Grifone è una squadra che non molla mai. Numeri alla mano, ormai dato di fatto: ancora una volta il Genoa rimette tutto a posto partendo da una situazione di svantaggio, doppio in occasione della sfida di oggi pomeriggio a Marassi.
Classifica alla mano, gara da una parte e dall’altra da non sbagliare: ma i ragazzi di Dionisi approcciano meglio alla partita e l’ex di giornata Scamacca in soli tredici minuti realizza i suoi primi gol maglia del Sassuolo sulle spalle. Due (secondo e terzo) quelli segnati sul tabellone del Ferraris (primo annullato per una posizione di fuorigioco) e 2-0 a Genova dopo venti minuti, col Genoa chiamato a rimettere sui binari giusti una partita cominciata in salita.
GOL E RECORD DESTRO: NESSUNO COME LUI IN EUROPA
A riportarla sulla strada giusta il colpo di testa (da record) per l’1-2 del solito Destro. Undici i gol realizzati la scorsa stagione, già quota cinque in quella appena cominciata: con le prime due giornate saltate (perché non convocato in attesa di news dal mercato) e la scorsa (a Salerno) vista dalla tribuna a causa di un fastidio nel riscaldamento.
Cinque reti in cinque partite, quindi, quella di oggi una marcatura da record: la rete dell’1-2 ha permesso a Destro di diventare (dati Opta) il giocatore che ha realizzato più gol di testa (quattro) nei cinque maggiori campionati europei in questa stagione. Eguagliato anche il suo record di gol di testa in una singola stagione in Serie A (quella del 2011/12).
Un gol capace anche di sfatare il tabù primo tempo del Genoa: mai in questo avvio di campionato il Grifone aveva trovato il gol nei primi 45 minuti del match. Tabù sfatato per il Genoa e nuovo personale record per l’attaccante numero 23, ancora una volta protagonista di giornata.
ESORDIO CON GOL: VASQUEZ PROTAGONISTA A SORPRESA A MARASSI
L’altro protagonista in casa rossoblù è stato Johan Vasquez. Da giovane ancora tutto da scoprire a sorpresa di giornata in soli novanta minuti: arrivato in Italia a metà agosto dopo la conquista del bronzo a Tokyo 2020 (in prestito dal Pumas con obbligo di riscatto a 4 milioni di euro), fino ad oggi il messicano classe 1998 non era mai sceso in campo. “Avrei voluto giocare, ma per il poco che ho potuto parlare con l’allenatore, perché la lingua è una questione delicata, sia capirla sia riuscire a spiegarsi, ho capito che bisogna avere pazienza” le sue parole alla televisione Azteca Deportes durante l’ultima sosta per le nazionali.
Dalla quale Vasquez, impegnato con il suo Messico, è tornato ritrovando un Genoa in piena emergenza in difesa: Maksimovic, Vanheusden e Bani gli indisponibili di Ballardini, che nonostante il volo intercontinentale e il ritorno in Italia soltanto nella giornata di venerdì ha lanciato Vasquez a Marassi nella delicata sfida col Sassuolo. Un solo allenamento nelle gambe, tanta voglia di mettersi in mostra, il giovane messicano nei minuti finali del match ha completato la rimonta del Grifone: un colpo di testa sotto alla Gradinata Nord a fissare il 2-2 finale, primo gol in Serie A per Vasquez.
Primo giocatore messicano nella storia del Genoa, settimo a prendere parte a un campionato di Serie A: prima di lui Pedro Pineda (Milan), Rafa Marquez (Verona), Carlos Salcedo (Fiorentina), Hector Moreno (Roma), Miguel Layun (Atalanta) e Hirving Lozano (Napoli). Oggi la prima di Johan, da giovane promessa a protagonista: di un’esordio inaspettato, che migliore era difficile immaginare.
