Dopo la sosta Nazionali, è tornata la Serie A. Dopo un ottimo inizio di campionato, il Torino ospiterà il Lecce per il match valido per la quarta giornata. Alla vigilia della sfida, l'allenatore del club granata Paolo Vanoli ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
Torino-Lecce, le parole di Vanoli
"La partita più delicata è quando si rientra dalle nazionali. Ne ho parlato con i ragazzi, sono le partite più determinanti. Abbiamo lavorato davvero bene con chi è rimasto, abbiamo svolto il programma che ci siamo posti", così Paolo Vanoli ha esordito in conferenza stampa. Merito di un ottimo inizio di campionato, l'allenatore del club granata è stato premiato come migliore del mese dalla Lega: "Una bella soddisfazione. Non è solo Paolo Vanoli, ma va condiviso con il club, con lo staff e da chi lavora dietro le quinte, oltre ai giocatori. E poi l'accoglienza dei tifosi...L'ho detto ai ragazzi: non mi piacciono i premi singoli, preferisco quelli collettivi".
Poi, una considerazione su Ricci: "I giovani hanno bisogno di crescere. È stato bravo a continuare il suo percorso: la Nazionale è un'esperienza importante, è stato nella prima parte di preparazione all'Europeo e questo è un premio per lui. Deve avere obiettivi sempre più alti con il Toro".
Sull'atteggiamento mostrato nelle prime giornate: "Siamo in una fase di crescita e dobbiamo migliorare, a Venezia mi aspettavo di più sul piano del gioco. E su questo dobbiamo crescere, questo passa dal lavoro quotidiano e dai dettagli. La mentalità non si può avere in due o tre mesi, io ho sempre parlato di come si arriva ai risultati e a volte non serve il bel gioco, ma i valori del club".
Per la sfida contro il Lecce, lo stadio sarà sold-out: "Mi aspetto che i ragazzi si godano il momento. Il mio compito era unire, avere uno stadio che ti spinge va sfruttato. Da quando sono arrivato, guardo sempre avanti e lo chiedo anche ai miei giocatori. Il mercato dà fastidio perché a volte alcune possono destabilizzare. Ma non voglio alibi e non li do, dobbiamo sempre dimostrare che possiamo crescere. Mi è piaciuto che questi ragazzi stanno provando a fare qualcosa d'importante, ma devo guardare oltre: non posso fermarmi".
Sull'avversario: "Il Lecce è una squadra insidiosa, il direttore trova spesso bravi giocatori e l'allenatore ha un'idea di gioco. Ha fatto una vittoria in inferiorità, fa capire quanto pericoloso può essere. Hanno avuto cinque o sei giocatori in nazionali, noi un po' di più. Abbiamo la fortuna di giocare nel nostro stadio e la gente ci spingerà, dobbiamo migliorare la prestazione".