Era nato tutto per una buona causa, è diventato un caso in Brasile e non solo ed ora la vicenda si è conclusa con le sanzioni promesse.
Lo scorso maggio fecero scalpore le immagini di Aderbar Melo dos Santos Neto, portiere dell'Atletico Paranaense conosciuto semplicemente come Santos, con il cellulare in mano durante la partita contro l'Atletico Mineiro.
Un episodio che presto ha fatto il giro del mondo, condannato dai più ed ora Santos ne paga le conseguenze. Squalifica per una giornata (salterò dunque la sfida contro il Vitoria di domenica prossima) per aver agito "contro l'etica dello sport", questa la motivazione del Tribunale Superiore della Giustizia Sportiva brasiliano.
Codice di Giustizia Sportiva brasiliana alla mano, si tratta della violazione dell'articolo 258, secondo il quale per un calciatore è vietata "qualsiasi condotta contraria alla disciplina o all'etica dello sport non esplicitata da altre regole presenti nel Codice".
Non solo, anche l'Atletico Paranaense è stato multato: sanzione da 50,000 BRL (quasi 10mila euro) per essersi reso 'complice' dell'organizzazione di questo gesto.
Si è trattato infatti di un episodio preparato precedentemente dalle parti in causa (club, portiere e compagnia promotrice).
Nessun messaggio da mandare nè social da aggiornare, era tutto legato ad un'iniziativa per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'utilizzo del cellulare alla guida: "Quello che io ho fatto in campo è la stessa cosa che migliaia di persone fanno ogni giorno nelle loro macchine, alla guida.
L'unica differenza è che in quel caso si possono provocare incidenti stradali, ed è ben più pericoloso rispetto al prendere un gol", aveva spiegato lo stesso Santos pochi giorni dopo l'accaduto.