Una situazione difficile quella dell'Udinese. Dopo la sconfitta contro l'Atalanta di 6 a 2, Pierpaolo Marino, direttore dell’area tecnica dell’Udinese, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare della decisione di non posticipare la partita, nonostate la squadra dimezzata: "Cosa vogliamo fare? Un commento tecnico a questa partita? E' un martirio, non ha senso questa partita. Questi sono i martiri dell'Udinese. Non vengono allenatori a commentare, cosa dovrebbero fare? Siamo stati costretti a radunarci la domenica mattina come alla partitella del bar".
Marino ha poi continuato: "C'erano giocatori che non si allenavano da tempo, in panchina avevamo la primavera, ragazzi che sono fermi da venti giorni. Di cosa dobbiamo parlare? Dobbiamo interrogarci, perchè c'è stato questo attacco? Addirittura facendo ricorso al TAR costringendoci a giocare? Questo è incomprensibile, si vuole salvare lo spettacolo? Ma quale spettacolo è questo?".
Marino si è poi soffermato anche sulla pericolosità dei contagi: "Oggi non c'era l'Udinese, questa è una cosa che fa rabbia, è inspiegabile. I giocatori dovevano stare in quarantena, vedremo se ci saranno conseguenze alla salute. Stiamo attenti a dire che vogliamo salvare il calcio, perchè è un disastro. Venite anche voi a rendervi conto. Ogni giorno due positivi nuovi. Volevate salvare il campionato così? Avete visto l'Udinese? No".
"Non avevo mai visto neanche durante le tragedie, non si sono mai create situazioni di tale imbarazzo e questo accanimento nel non voler considerare la situazione d'emergenza e che per fortuna non vanno a finire in ospedale. Noi abbiamo radunato la squadra stamattina, la squadra ha accusato, ma sono stati eroici i nostri giocatori".