L'Udinese può considerarsi la rivelazione di questo finale di stagione in Serie A. Lo 0-4 rifilato alla Fiorentina è solo l'ultimo degli ottimi risultati, ottenuti dai giocatori di Cioffi, vero artefice della risalita friulana, dopo l'esonero di Gotti. Domani,1 maggio 2022, i bianconeri affronteranno l'Inter alle ore 18:00 alla Dacia Arena di Udine e, per l'occasione, l'allenatore ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Un'intervista, nella quale il focus si incentra sul match contro i campioni d'Italia e sui segreti che caratterizzano l'allenatore dell'Udinese.
Udinese, Cioffi crede all'impresa contro l'Inter
Cioffi spiega che la partita di domani contro l'Inter riserverà un coefficiente di difficoltà molto alto; però, più volte, l'Udinese ha dimostrato di sapersela cavare in match davvero complicati:
"Domani sarà una partita difficilissima. Ma di recente non me ne ricordo di facili: la Fiorentina si sta giocando le coppe europee, la Salernitana i punti di una speranza inattesa. Noi proviamo sempre a vincere"
Udinese, Cioffi si rivela come uomo e come allenatore
In quest'intervista, l'allenatore friulano si racconta sia come persona che come allenatore. Ecco come si esprime a riguardo di questi due aspetti:
"Vincere mi piace. Mi piace leggere, ma non troppo a lungo. Mi piace ascoltare la musica, ma non poi tanto. Amo vincere perché è difficile. Tentiamo di attirare la squadra avversaria, per poi andare in profondità a cercare lo spazio. Questo sul piano tattico. Se parliamo di principi, io ai miei chiedo soprattutto una cosa: che chi ci guarda gioisca. Mi piace un calcio propositivo, aggressivo, guidato da una logica che è la mia. Si va in campo non solo per gli obiettivi, ma soprattutto per lasciare il segno. Voglio che in campo si sputi il sangue e che al momento di uscire nessuno di quelli che hanno pagato per vedere la partita ti possa dire niente"