18.30 - Anatoliy Tymoshchuk, ex capitano dell'Ucraina e attuale vice-allenatore dello Zenit San Pietroburgo, rischia di perdere titoli, riconoscimenti, record e le licenze per allenare collezionati nella sua carriera. Infatti, a differenza di tanti suoi connazionali, Tymoshchuk è rimasto in silenzio dopo gli attacchi russi all'Ucraina, senza mandare nessun messaggio di pace. Di seguito, il comunicato del Comitato per l'etica e il fair play della Federazione ucraina: "Dall'inizio dell'aggressione militare russa contro l'Ucraina, Tymoshchuk, l'ex capitano della nazionale ucraina, non solo non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche al riguardo, ma non ha nemmeno interrotto la sua collaborazione con il club dell'aggressore. In un momento in cui un altro ex club dell'ucraino, l'FC Bayern Monaco (Monaco di Baviera), pubblica dichiarazioni e tiene azioni a sostegno dell'Ucraina, Tymoshchuk continua a rimanere in silenzio e a lavorare per il club dell'aggressore. Con questa scelta consapevole, Tymoshchuk danneggia l'immagine del calcio ucraino e viola la clausola 1.4. Parte 1 dell'art. 4 del Codice Etico e Fair Play UAF. Proponiamo di: privare Tymoshchuk della licenza di coaching di livello Pro rilasciata dall'UAF Licensing Center; incaricare l'amministrazione UAF di richiedere alle autorità pubbliche di privare Tymoshchuk di tutti i premi statali e titoli onorifici; privare Tymoshchuk di tutti i titoli di vincitore e del premio d'argento del campionato d'Ucraina, della Coppa d'Ucraina, della Supercoppa d'Ucraina; di escludere Tymoshchuk dal registro ufficiale dei giocatori delle nazionali UAF".
13.30 - Dopo l'annuncio di ieri, in cui la FIFA confermava che la Polonia si sarebbe direttamente qualificata alla finale dei playoff per il Mondiale per via dell'eliminazione della Russia, è arrivata la risposta della Svezia, club che fa parte dello stesso girone. Hakan Sjostrand, presidente della Federcalcio svedese, ha commentato la situazione: "La decisione più ragionevole sarebbe stata quella di trovare un nuovo avversario per la Polonia. Capiamo bene che questo sia un problema di difficile soluzione per la FIFA, ma nonostante ciò dovrebbe prevalere il principio secondo cui tutte le squadre competono nelle medesime condizioni, affrontando quindi due partite per accedere alla fase finale del Mondiale".
11.20 - Intervistato ai microfoni del The Guardian, Darijo Srna, ex giocatore di Cagliari e Shakhtar Donetsk, ha parlato di come sta vivendo i giorni del conflitto: "Ho visto un sacco di scene difficili che mi hanno fatto tornare al 1990, quando ero in Croazia. Volevano prendere la mia casa nel 1990, l'hanno presa nel 2014 e adesso la vogliono prendere di nuovo. E' troppo".
Il terzino croato ha anche spiegato di quando, all'inizio della guerra, ha chiamato Aleksander Ceferin, presidente della UEFA e suo grande amico, per chiedergli supporto: "L'ho chiamato e gli ho detto che non potevo andarmene senza il suo aiuto. Lui e Pavelko hanno fatto un grande lavoro. Hanno spiegato che non sono solo al top come presidenti ma anche come persone. Ceferin ha preso sulle spalle la missione come se si stesse prendendo cura della sua stessa famiglia. In guerra capisci chi è tuo amico e chi no".
11.00 - Per la partita di Premier League di giovedì 10 marzo, Leeds United-Aston Villa, la squadra di casa ha deciso di avviare un'iniziativa in supporto dell'Ucraina. Durante la gara, infatti, fuori dall'Elland Road, il club metterà in vendita delle bandiere ucraine, il cui ricavato sarà poi donato al Comitato d'Emergenza (DEC). L'iniziativa è legata anche ai colori del club: giallo e blu, come quelli dell'Ucraina.
Nelle prime ore del mattino di giovedì 24 febbraio la Russia ha invaso l'Ucraina bombardando le principali città del Paese, concentrandosi su basi e porti militari, per poi proseguire verso la conquista di Kiev. La notizia con cui l'Europa si è svegliata, quel giorno, ha lasciato il continente sotto shock. Nemmeno nel mondo del calcio potevano mancare le reazioni dei protagonisti allo scoppio di questa guerra.