Guerra Ucraina-Russia, le reazioni del calcio LIVE: le news di oggi 26...
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Data: 26/02/2022 -

LIVE - Guerra Ucraina-Russia - Gravina: "Lavoriamo per riportare De Zerbi in Italia"

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Tutti gli aggiornamenti nel mondo del calcio dopo l'invasione russa in Ucraina
Tutti gli aggiornamenti nel mondo del calcio dopo l'invasione russa in Ucraina

Nella mattinata di giovedì 24 febbraio l'Europa si è svegliata con la notizia dei primi bombardamenti arrivati nella notte in alcune delle principali città ucraine da parte della Russia. Ripercussioni inevitabili anche nel mondo del calcio, tutte le reazioni.

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23:40 - Il portiere del Sassuolo Andrea Consigli ha parlato in zona mista dopo la vittoria dei neroverdi contro la Fiorentina, e si è espresso anche sulla situazione del suo ex allenatore Roberto De Zerbi: "Noi della vecchia guardia siamo rimasti molto legati al mister, siamo molto preoccupati per la situazione. Ieri abbiamo visto lo staff e lui in videochiamata, abbiamo riso e scherzato, ma visto che della preoccupazione nei loro occhi. Pensare che nel 2022 un allenatore che vuole fare dell'esperienza all'estero si trovi bombardato è una follia". 

22:20 - Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha preso la parola e ha espresso la sua posizione all'Ansa: "La crisi ucraina ci addolora e ci preoccupa molto. Con il posticipo di 5′ dell’inizio delle gare del fine settimana abbiamo voluto dare un segnale di unità nel promuovere e sostenere la pace. Ringrazio i tanti club, i dirigenti, i calciatori e gli allenatori che stanno inviando messaggi coerenti con la posizione italiana e quella della UEFA. In queste ore, il presidente Ceferin si sta attivando in prima persona per aiutare tantissime persone del nostro mondo dimostrando di essere un grande leader. La situazione è critica, nella speranza che si arrivi presto ad un cessate il fuoco, ci siamo comunque attivati per poter riabbracciare quanto prima in Italia Roberto De Zerbi e il suo staff con cui sono in contatto costante".

18.10 - Sui propri canali social Manor Solomon, centrocampista israeliano dello Shakhtar, ha voluto raccontare il viaggio per scappare dall'Ucraina: "Innanzitutto io sto bene e ora sono in Polonia. Il mio cuore è con i citaddini israeliani e ucraini che sono ancora bloccati nel paese e ovviamente con tutti i miei compagni di squadra, abbiate cura di voi. Giovedì mattina presto mi sono svegliato al suono delle esplosioni e delle sirene, mi sono messo subito in contatto con i compagni e i miei amici di Kiev. Dopo aver capito che devo prendermi cura di me e che la squadra non sarebbe tornata da allenarsi, ho deciso di scendere in strada e alle 18.30 un mio amico ucraino che fa l'autista mi è venuto a prendere. La strada era lunghissima, c'erano ingorghi pazzeschi e il panico delle persone che fuggivano. Tutte le stazioni erano piene. Dopo più di quindici ore di viaggio, l'autista mi ha lasciato vicino al confine con la Polonia sperando riuscissi a passare (ai giovani ucraini non è concesso lasciare il paese). C'era iun grande caos al confine e decine di migliaia di uomini, donne e bambini erano con le valigie al freddo nella grande incertezza. Quando ho visto che le code non procedevano e che ora bloccato sul posto, ho capito che niente dipendeva da me e stavo solamente aspettando che potesse arrivarmi un soccorso da Israele. Dopo più di 10 ore di fila con le valigie, è arrivata la chiamata che aspettavo e sono salito felicemente sulla macchina che aveva un'altra famiglia israeliana che è riuscita a uscire con me dal paese. Insieme a bbiamo superato il confine. Un grazie enorme a tutti coloro che hanno fatto del loro meglio per aiutarmi, l'ho apprezzato molto. Il mio cuore va alle persone che sono ancora in Ucraina e non riescono a superare il confine, vorrei potervi aiutare. Prego per tutti gli israeliani, i miei compagni di squadra e i cittadini in Ucraina affinché possano uscire dal paese e sperare che la situazione difficile possa finire presto".

17:35 - Le parole di Nedved nel prepartita di Empoli-Juventus a Dazn: "Oggi per me è difficile parlare di calcio e di essere concentrato al 100%, perché quello che sta succedendo in Ucraina lo sento. Io sono uomo dell'est, mi sento vicino alla gente dell'Ucraina perché sono cresciuto lì. Nessuno merita di soffrire, nessuno merita la guerra e nessuno la vuole". 

16:30 - I giocatori brasiliano dello Shakhtar hanno lasciato l'albergo di Kiev dove erano stati in questi giorni. Un pullman li sta portando via dall'Ucraina per prendere un aereo dalla Polonia o dalla Romania. Un viaggio organizzato dalle loro ambasciate. Tutte le famiglie - grazie all'aiuto di Roberto De Zerbi e del suo staff - sono riuscite a fare scorte di latte e pannolini per i bambini e di vestiti, visto che molti di loro avevano lasciato di corsa le loro abitazioni. Nei prossimi giorni lasceranno l'Ucraina anche De Zerbi e il suo staff. Gli italiani stanno pianificando con l'ambasciata il miglior percorso da fare. Partiranno in macchina e nel mentre si stanno preparando raccogliendo le scorte necessarie.

15:00 - Le parole di Juric nella conferenza della vigilia di Torino-Cagliari (QUI per leggere tutte le sue dichiarazioni): "Noi in Croazia sappiamo cosa vuol dire essere attaccati dai più forti. Ci hanno massacrati ma poi siamo riusciti a riprendere quello che è nostro. La scelta della Polonia è il minimo, anzi la reazione di tutti quanti è troppo blanda per quello che sta succedendo. Penso che a tutti i livelli bisogna reagire con molta più energia e decisione perché sono cose terribili. Noi lo abbiamo subito, gli altri guardavano, anche voi. So come ci si sente. Bisogna fare il massimo per fermarli o per costringerli a fermarsi". 

14:00 - Kamil Glik, difensore del Benevento e della nazionale polacca, ha postato su Twitter una dichiarazione: "Noi, i giocatori della nazionale polacca, insieme alla Federazione, abbiamo deciso che, alla luce delle aggressioni contro l’Ucraina, non intendiamo giocare il playoff contro la Russia. Non è stata una decisione facile, ma nella vita ci sono cose più importanti del calcio. I nostri pensieri sono tutti con l’Ucraina e col nostro amico e connazionale Tomasz Kedziora che è ancora a Kiev con la sua famiglia". 

13:40 - Paulo Fonseca è riuscito a lasciare l'Ucraina con dei pullmann organizzati dall'ambasciata portoghese diretti in Polonia.

11:00 - Wojciech Szczesny ha pubblicato un lungo messaggio sul proprio profilo Instagram: "Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei lavoratori sono ucraini e sono tutte persone fantastiche. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente. Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l'Ucraina ha dichiarato guerra non solo all'Ucraina ma anche a tutti i valori che l'Europa rappresenta. Libertà, Indipendenza ma soprattutto Pace. Il 26 marzo avremmo dovuto giocare contro la Russia in una partita di spareggio per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar. E anche se il mio cuore si spezza mentre scrivo, la mia coscienza non mi permette di giocare. Rappresentare il proprio paese è il più grande onore nella carriera di un calciatore, ma è pur sempre una scelta. Mi rifiuto di giocare contro giocatori che scelgono di rappresentare i valori ei principi della Russia! Mi rifiuto di stare in campo, indossando i colori del mio paese e ascoltando l'inno nazionale della Russia! Mi rifiuto di prendere parte ad uno sport anche che legittima le azioni del governo russo. So che il mio impatto potrebbe essere solo simbolico, ma invito FIFA e UEFA ad agire e ritenere la federazione russa responsabile delle loro azioni".

10:20 - Piotr Zielinski, e tutti i giocatori della Polonia, hanno comunicato la loro intenzione di non giocare i play off per Qatar 2022 contro la Russia: "Noi, i giocatori della nazionale polacca, insieme alla Federcalcio polacca, abbiamo deciso che, a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina, non abbiamo intenzione di giocare la partita di spareggio contro la Russia. Non è una decisione facile, ma nella vita ci sono cose più importanti del calcio. Il nostro pensiero va alla nazione ucraina e al nostro amico della nazionale, Tomasz Kedziora, che è ancora a Kiev con la sua famiglia".

Dallo spostamento della sede della finale di Champions League alle parole degli allenatori di Serie A: Clicca qui per leggere tutte le reazioni del mondo del calcio nel secondo giorno di guerra tra Russia e Ucraina.

 



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