Un sogno che potrebbe trasformarsi in incubo. Dopo aver concluso il girone G di Serie D al primo posto con 61 punti, la Turris è stata promossa in Serie C. Una decisione divenuta ufficiale con la cristallizzazione delle classifiche dei campionati dilettantistici non ripresi post lockdown. La promozione mancava a Torre del Greco da 19 anni. La data del 5 agosto è il termine ultimo per completare le pratiche d'iscrizione al campionato e il club del presidente Colantonio non ha risolto il problema stadio. Al Liguori proseguono a rilento i lavori di ammodernamento e dunque non è ancora a norma. Entro quella data dovrà essere indicato un impianto alternativo che finora la Turris non ha ancora trovato.
Il presidente Colantonio con una nota ufficiale ha voluto far sentire la sua voce: "Devo essere sincero con i tifosi: ad oggi, dobbiamo purtroppo cominciare anche a pensare ad una possibile rinuncia al campionato di C per salvare almeno il diritto della Turris a partecipare ancora alla serie D, chiaramente non più con il sottoscritto alla presidenza. Mi preme prospettare questo scenario con qualche giorno d'anticipo rispetto alle scadenze sempre più imminenti".
Il patron del club ha parlato ai tifosi con sincerità evidenziando che la questione stadio resta un ostacolo importante all'iscrizione in Serie C. "Al contempo, agli stessi tifosi ribadisco che non lasceremo nulla di intentato e che continuiamo incessantemente la ricerca di un impianto cui appoggiarci, in via del tutto eccezionale e temporanea, anche fuori dalla regione Campania. Ringrazio comunque l'amministrazione comunale di Torre del Greco che, seppur non esente da responsabilità in questa paradossale situazione, si sta prodigando insieme a noi allacciando contatti con altre città e accompagnandoci ai vari incontri istituzionali, risultati però ad oggi infruttuosi”.