Un po’ come nel Mondiale in Russia, la Tunisia si ritrova nuovamente in un girone complicato. Nel 2018 era capitata insieme a Inghilterra, Belgio e Panama. Quest’anno se la vedrà con Francia, Danimarca e Australia. Il passato ci insegna che bisogna sempre lasciare spazio al campo. Inutile fare troppi pronostici. In 270 minuti tutto può accadere.
L’allenatore della Tunisia: Jalal Kadri
Il ciclo di Kadri è iniziato da poco. Subentrato a Kebaier dopo la Coppa d’Africa del 2021, ha conquistato la qualificazione a Qatar 2022 vincendo i playoff contro il Mali. Kadri ha allenato tantissime squadre negli ultimi anni. Basta pensare che la sua carriera è partita nel 2001. Tutte esperienze nei club tra Libia, Arabia Saudita, Tunisia ed Emirati Arabi Uniti. Nel 2021, poi, il treno che aspettava da una vita: la chiamata della nazionale. Lui, tunisino, ha accettato senza pensarci. Ora vivrà il sogno di guidarla in un Mondiale. Un’occasione che passa poche volte nella vita e che dovrà sfruttare al meglio.
Dal modulo agli interpreti, come gioca la Tunisia di Kadri
È una squadra che non ama particolarmente tenere il pallone. Meglio giocare di contropiede, come confermano i dati delle ultime partite. Non un grande possesso palla, ma un’ottima fase difensiva. Zero gol subiti tra l’andata e il ritorno dei playoff contro il Mali. Appena 6 nelle ultime 10 partite ufficiali. Solidità difensiva e velocità nel ripartire come filosofia di gioco.
Il modulo preferito da Kadri è il 4-3-3. Tanti giocatori interessanti: da Dylan Bronn (difensore della Salernitana) a Hannibal Mejbri, talento classe 2003 di proprietà del Manchester United e in prestito al Birmingham. Il diciannovenne sarà uno dei più giovani del Mondiale.
Tra i pali il favorito è Dahmen, con davanti la linea a quattro composta da Drager, Ghandri, Bronn e Maaloul. A centrocampo dovrebbero avere il posto Chaaleli e Laidouni, con il ballottaggio tra Mejbri e Skhiri per completare il reparto. Davanti la stella sarà Khazri, sulla destra Msakni e davanti Jaziri.
La stella della Tunisia: Wahbi Khazri
La stella polare della squadra sarà sicuramente Wahbi Khazri. Classe 1991, esterno offensivo di proprietà del Montpellier. Tante presenze in Ligue 1, qualche apparizione in Europa League e anche al Mondiale in Russia. Fu proprio lui il miglior marcatore della Tunisia in quell’edizione: 2 gol e 2 assist in 3 presenze. Per lui un passato anche in Premier League, con la maglia del Sunderland.
Può giocare a destra, a sinistra. All’occorrenza anche come falso nueve o trequartista. Nelle qualificazioni ai Mondiali ha messo a segno 3 gol, confermandosi anche qui come il migliore dei suoi. Kadri farà affidamento sul suo talento per riuscire a strappare la prima storica qualificazione agli ottavi di finale. Khazri sarà la stella della Tunisia.
I convocati
Portieri: Aymen Dahmane (Club Sportif Sfaxien), Bechir Ben Said (Monastir), Mouez Hassen (Club Africain), Aymen Balbouli (Sahel).
Difensori: Wajdi Kechrida (Atromitos), Mohamed Drager (Lucerna), Dylan Bronn (Salernitana), Nader Ghandri (Club Africain), Montassar Talbi (Lorient), Yassine Meriah (Esperance Tunisi), Ali Maaloul (Al-Ahly), Ali Abdi (Caen), Bilel Ifa (Kuwait SC).
Centrocampisti: Ferjani Sassi (Al-Duhail), Mohamed Ali Ben Romdhane (Esperance Tunisi), Ellyes Skhiri (Colonia), Hannibal Mejbri (Birmingham), Aissa Laidouni (Ferencvaros), Ghailane Chaalali (Esperance Tunisi)
Attaccanti: Anis Ben Slimene (Brondby), Naïm Sliti (Ettifaq), Whabi Khazri (Montpellier), Seifeddine Jaziri (Zamalek), Taha Yassine Khenissi (Kuwait SC), Issam Jebali (Odense), Youssef Msakni (Al-Arabi).