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Trapani, i calciatori restano fuori: nessuno apre lo stadio

È caos a Trapani dopo il passaggio di società tra la Alivision e l’imprenditore Gianluca Pellino. Sembrava che la situazione dovesse sbloccarsi ma questo pomeriggio i giocatori del Trapani sono rimasti fuori dallo stadio: nessun dipendete della società, da giorni in sciopero, ha aperto la struttura


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Durissima è la presa di posizione dell’AIC. Con una nota ufficiale, l’Associazione Italiana Calciatori sottolinea come “Oggi pomeriggio, dopo una lunga e vana attesa, la Società non è stata in grado, per l’ennesima volta, di organizzare la seduta di allenamento nel rispetto dei Protocolli Sanitari, finalizzati al contenimento dell’emergenza epidemiologia da COVID-19, emanati dalla FIGC e validati dalle Autorità sanitarie e Governative competenti. Ci domandiamo, peraltro, perché, nonostante l’asserito cambio di proprietà e dello staff tecnico, a oggi non solo l’organico dei tecnici non sia stato esonerato, ma, soprattutto, per quale motivo il nuovo acquirente non si sia ancora manifestato nella città di Trapani, rinviando ad altre date future la presentazione del nuovo management societario”.


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A detta dell’associazione guidata dal vice presidente vicario Umberto Calcagno, “non senza sconcerto si è costretti a prendere atto che la Società non è, allo stato, in grado di adottare alcuna idonea misura organizzativa, volta a garantire che la prestazione di lavoro possa essere effettuata nel rispetto delle previsioni normative.


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Tali circostanze non appaiono il frutto di contingenze transitorie, ma si inseriscono e sono la spia di una più complessa situazione di decozione economica e organizzativa della società, che si protrae da ben prima dello scoppio della pandemia e che è divenuta intollerabile”.

di Francesco Tarantino