Marilungo e Immobile i primi
Il primo Golden Boy del Viareggio è stato Guido Marilungo, che oggi ha 29 anni e rincorre i playoff di Serie C con la Ternana. Nel 2009, però, era una promessa della Sampdoria insieme ai vari Fiorillo, Pol, Koman, Zamblera e Mustacchio. L’anno prima aveva vinto Scudetto e Coppa Italia, mancava solo il Viareggio appunto. Ci arriva da volto conosciutissimo, perché nel frattempo a gennaio debutta con i grandi a 19 anni contro il Palermo e il 18 febbraio anche in Coppa Uefa. Qualche giorno dopo perderà la finale del Torneo contro la Juventus, consolandosi ad aprile con la prima doppietta in A in un Sampdoria-Cagliari 3-3. Continuerà ad essere protagonista, con la Samp prima e l’Atalanta poi.
La finale contro la Juventus la perde per colpa di un certo Ciro Immobile, che segna una doppietta. Lui che era arrivato a Torino per 80mila euro su consiglio di Ciro Ferrara dopo le valanghe di gol con il Sorrento. Fa il suo esordio in A, idem in Champions. Si presenta da ragazzo prodigio all’edizione del 2010, che chiude con la bellezza di 10 gol. Mai nessuno è riuscito a farne di più, ma il legame particolare di Ciro con il Viareggio non si esaurisce qui. Suo anche il record di reti in una finale (Ne fa 3 all’Empoli d Tonelli) e quello di marcature totali nella storia del torneo (14). Pochi dubbi, questo ragazzo ci sa fare. E lo dimostra subito. Tempo di un paio di prestiti con Siena e Grosseto, poi i 28 gol con il Pescara di Zeman, Insigne e Verratti.