Colombia, torneo “Las Americas”: vince il Cortulua trascinato da Jairo Ditta
19esima edizione del torneo giovanile più importante della Colombia. Da dove sono usciti tra gli altri James Rodriguez, Zapata e Cuadrado
Si è conclusa domenica la 19esima edizione del torneo “Las Americas”, la competizione giovanile più importante della Colombia. Un torneo che, da sempre, lancia i migiori prospetti giovani del paese sudamericano e da dove sono passati praticamente tutti i più famosi calciatori colombiani degli ultimi 20 anni.
Dagli “italiani” Zapata, Cuadrado e Ospina, ma anche James Rodriguez, Wilmar Barrios, Santiago Arias, Adrian Ramos, Teofilo Gutierrez, Santos Borre e tanti altri. Molto semplicemente da 20 anni “Las Americas” è il torneo dove nascono le grandi stelle. Quest’anno, dopo lo stop per Covid del 2020, la location è stata la città di Cartagena, dove hanno partecipato i giovani calciatori classe 2003 delle migliori squadre della Colombia. A vincere è stata la selezione giovanile del Cortuluá, da sempre grande fucina di giovani calciatori. Dal club di Tuluá infatti negli ultimi anni sono usciti giocatori come Faustino Asprilla, Mario Yepes e Miguel Borja.
I MIGLIORI TALENTI
Tra i tanti giovani che si sono messi in luce, tra cui Alexis Castillo Manyoma, Bréider Villalobos e Santiago Vergara, a spiccare è stato Jairo Ditta, giovane attaccante classe 2003 del Cortulua. Nel giro della nazionale U18 della Colombia, Ditta è stato autore anche di un gol nella finale per il titolo.
Non ancora maggiorenne, è del dicembre del 2003, Ditta è uno dei talenti più interessanti della nidiata colombiana di quell’anno e un profilo da seguire con attenzione. Nato nella città di Uribia, situata nella regione nord della Colombia chiamata la Guajira. Una zona che ha dato i natali al calciatore più in vista in questo momento della nazionale dei Cafeteros: Luis Diaz, l’attacante del Porto autore del gol vittoria contro il Milan e sul taccuino di tutti i top club europei.
“Las Americas” si conferma un torneo importante per gli scout internazionali (quest’anno oltre 60 dall’Europa, Messico e Sud America) alla ricerca di calciatori giovani non ancora sotto i riflettori e chissà, futuri talenti del calcio mondiale.