I Maldini e il Torneo di Viareggio: una storia lunga 70 anni
Simone Golia 16 Marzo 2019Daniel è solo l’ultimo Maldini che ha partecipato al Torneo di Viareggio. Prima di lui, nel 1950, il nonno Cesare. Poi il padre Paolo nel 1985 e il fratello Christian nel 2016. Storia di una dinastia dal rapporto speciale con la Versilia
Il rapporto con la Versilia non viene mai meno. Ci torna con la Primavera del Milan nel 1970 e nel 1971. Due finali, la prima contro il Dukla Praga (persa 1-0 all’ultimo minuto) e la seconda con i cugini dell’Inter, un derby a cui assistono oltre 20mila spettatori e che vede gioire i nerazzurri. Sport e non solo, perché Cesare amava anche il mare, tanto da diventare assiduo frequentatore dello stabilimento balneare del Principe di Piemonte. Non solo: nel 1982 torna di colpo ragazzino e festeggia nel nella fontana di piazza Mazzini la vittoria dell’Italia ai Mondiali.
Tre anni dopo, al Torneo di Viareggio, ecco suo figlio Paolo. L’edizione è quella del 1985, in panchina c’è un certo Fabio Capello. Paolo due settimane prima ha debuttato in A contro l’Udinese, lanciato dal ‘Barone’ Niels Liedholm. Anche qui l’esordio è infelice, perché si fa male subito nella prima partita inaugurale contro lo Spartak Mosca. Il Milan passa il girone, poi però viene eliminato agli ottavi dal Torino futuro campione. L’altro figlio di Cesare, cioè Pier Cesare, raccoglie invece 12 presenze in due stagioni con la maglia del Viareggio in Serie C2.

Nel 2015 e nel 2016 è il momento del primo figlio di Paolo, ovvero Christian Maldini. Difensore roccioso, un armadio cresciuto di 30 centimetri durante le giovanili in rossonero. Nella sua seconda partecipazione si qualifica con tante difficoltà agli ottavi, dove il Milan viene travolto per 4-0 dalla Juventus che poi vincerà la finale contro il Palermo. Adesso Christian gioca in Serie C al Fano, dove si è trasferito a febbraio. Prima la Reggiana, poi l’esperienza a Malta con l’Hamrun Spartans. Infine Pro Sesto, Fondi e Pro Piacenza.

L’ultimo Maldini è proprio Daniel quindi. Cresciuto nel settore giovanile del Milan e a quota 10 gol in questa stagione. La prima in Primavera, perché ha ancora 17 anni e non diventerà maggiorenne prima di ottobre. Un futuro davanti, un passato leggendario da cui attingere. Una dinastia, quella dei Maldini, che il Torneo di Viareggio ha imparato a conoscere molto molto bene.