Cinque giornate di Serie A e il Torino è tornato primo in Serie A dopo ben 47 anni. L'artefice di tutto? Paolo Vanoli e il suo calcio offensivo. In estate non era stato facile strapparlo al Venezia dato che l'attuale allenatore granata aveva riportato i veneti nel massimo campionato italiano grazie alla vittoria nella finale playoff. Ora un nuovo capitolo al Torino e un inizio di campionato da sogno.
Dal Venezia al Torino: l'attacco di Vanoli fa paura
Se i campionati in generale si vincono con la miglior difesa, il punto forte di Paolo Vanoli sembra essere l'attacco. Già al Venezia l'allenatore granata aveva fatto vedere delle grandi cose in zona offensiva: 69 gol fatti e miglior attacco del campionato. Tra questi 22 gol di Joel Pohjanpalo e 11 di Gytkjaer. Le punte - dunque - segnano e lo fanno tanto.
Al Torino le statistiche in questo inizio di stagione non sono cambiate molto. L'attacco è sempre l'arma migliore di Vanoli e del suo calcio. Nelle prime 5 giornate, infatti, i granata hanno fatto 8 gol e ne hanno subiti 5. Le reti sono state maggiormente dell'attacco: 2 di Zapata, 2 di Che Adams, 1 di Sanabria e poi 1 di Coco, 1 di Ilic e un autogol. Basta pensare che lo scorso anno con Juric i gol in totale del Torino erano stati 36 in tutto il campionato.
Vanoli - dunque - sta ripartendo da dove aveva finito col Venezia e chi ne sta giovando di più è sicuramente l'attacco con Zapata che sembrerebbe essere tornato quasi ai livelli di Bergamo. Oltre ai 2 gol segnati, infatti, l'attaccante colombiano ha raggiunto 123 gol in Serie A e - insieme a Dybala - è il giocatore che ha fatto più gol nell'attuale campionato. Vanoli e il Torino viaggiano, quindi, forte e il campionato non poteva iniziare in un modo migliore.